Il Tao, come l’ho capito io – 74

LXXIV - REPRIMERE GLI INGANNI
Quando il popolo non teme di morire
a che vale impaurirlo con la morte?
Se faccio si che il popolo sempre tema di morire
e quei che induce in inganno
io possa prenderlo e metterlo a morte,
chi sarà tanto ardito?
Sempre mandi a morte chi ne ha la potestà,
mettere a morte in vece di chi ne ha la potestà
significa maneggiar l'ascia in vece del gran mastro.
Quelli che maneggian l'ascia in vece del gran mastro
raramente non si feriscono le mani.

Capitolo che rientra tra le indicazioni per i governanti.

Se in governante infligge pene pesanti,come la pena di morte, impaurendo il popolo, rendendolo insicuro, la morte non gli fa più paura.

Pensando ai nostri giorni, chi governa alimenta continue angosce che vengono somministrate al popolo per nascondere le incapacità di chi governa. Ci dicono che dobbiamo aver paura dell’uomo nero, quello che sbarca stremato nelle nostre coste; ci dicono che dobbiamo aver paura delle conseguenze di una guerra, ci prefigurano restrizioni alla vita, in nome di un momento di crisi voluto da un uomo cattivo; hanno visto che un popolo si può domare con un nemico invisibile, il quale quando si è presentato aveva tutto il suo potenziale di morte, ma quando si è attenuato, per imporre una linea di governo si è arrivati a impedire ai dissidenti di lavorare, si è usata la violenza anziché la persuasione.

Persuadere, convincere il popolo a entrare nel Tao, questo è il compito di un governante secondo Lao Tzu, non tiranneggiare, ma educare a staccarsi dai desideri a essere flessibili, a non agire. Non è col castigo che si trasforma un popolo, lo si sottomette e basta, la vessazione può ritorcersi contro chi governa, che può rischiare di essere messo a morte dal popolo (se questi si ribella), grazie alle leggi emanate da chi governa.

Se invece si segue il Tao, quindi la via del Cielo, non c’è pericolo, nessuno potrà mettere a morte il Cielo.

Il governante non dovrebbe essere un carnefice che mette a morte, non è cosi che si governa; sembra uno senza arte ne’ parte che vuole maneggiare l’ascia come un maestro carpentiere, difficilmente non si ferisce!

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