IL BRUTTO POETA E L’AMORE

Eppure dovresti esserci abituato
al passo indietro di una donna 
quando le corri incontro
speranzoso, vivo, col cuore intontito
di chimere narcotizzate dalle fantasie
che ti compri nei mercati di seconda mano

Invece non è così, non ci si abitua
non ci si abitua mai e col tempo peggiora

Si innamorano dell'altro, di quello che non sei
si innamorano dell'altro, di quello che ti inganna
che tanta bellezza interiore fa a cazzotti
con quel che il vomito  e l'immondizia
hanno legato assieme per comporre il tuo volto
dovresti conoscerlo il finale, dovresti esserci abituato

Invece non è così, non ci si abitua
non ci si abitua mai e col tempo deteriora

Deteriora l'idea falsata della tua bellezza,
si innamorano del tuo saper raccontare
ma i tuoi personaggi sono lo stimolo
per cercare oltre, facce di eroi che emanano calore
sorrisi incantatori che umiliano le tue labbra sottili
dovresti aver imparato la lezione, dovresti esserci abituato

Invece non è così, non ci si abitua
non ci si abitua mai e col tempo riaffiora

Riaffiora quel tuo voler vivere in pieno
ma ti hanno sempre messo in panchina,
riserva della riserva di un gioco senza cambi
Te ne stai lì, a riparare il cuore,
ma vorresti lasciarlo sanguinare, a che ti serve
se nessuno ci vede l'amore, soprattutto lei?

Invece tiri avanti, lo ripari, cercando un senso
camminando in un mondo che il tempo scolora.

*** L’autunno è il tempo della malinconia. Mi piace vivere la malinconia, a volte mi suggerisce immagini care, altre volte immagini crude. Questo scritto sta tra le seconde.

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