I colori dei chakra

Rosso

Avete una visione distorta di me. Pensate che io sia il colore dell’amore, quando lo stilizzate fate riferimento a un cuore rosso; la Rivoluzione francese, invece, mi ha incaricato di rappresentare la fratellanza. Oh, sono riconoscimenti importanti e ve ne sono grato, ma non sono io che me ne occupo.

Non rattristatevi, continuate pure a usarmi come più vi aggrada, la libertà è anche questo, non state commettendo il male, io risponderò al vostro desiderio e splenderò. Accetterò queste qualità come si accetta un soprannome, lo porterò con gioia e dignità, è un sentirsi accettato e apprezzato, alla base c’è un sentimento pulito, un’affezione.

Però sappiate che io assolvo a un’altra funzione, non meno importante, grazie a me non vi lasciate guidare dagli istinti, non siete succubi delle primitive esigenze dell’animale, voi non credete che tutto quello che vi sta attorno è al vostro servizio. Io mi prodigo a dominare gli istinti, in questo vi differenziate dall’animale. Se volete della cioccolata non mangiate quella che ha in mano un bambino, perché sono io a guidarvi. Se non vi abbandonare all’ira (anch’essa la immaginate rossa), è perché io vi insegno a dominarla. E così la fuga, se restate al vostro posto, sono io che vi do coraggio. Però non si esaurisce qui il mio compito.

Da me partono le radici con cui attingete alle energie della Terra, ho questa forza generativa, questo legame forte con il pianeta, attraverso di me assorbite la linfa vitale e attraverso di me scaricate le tensioni.

Mi trovate tra il coccige e il pube, sono il primo chakra.

Arancio

Vivo al centro del vostro corpo, quindi sono al centro del vostro mondo. Se col rosso dipingete, sbagliando, la passione, sappiate che è di arancione che dovete dipingere il piacere.

Vi siete mai accorti da dove partono gli stimoli quando osservate qualcosa di bello? Quando un panorama vi commuove? Quando un sorriso vi intenerisce? Quando due occhi vi ammaliano? Dagli occhi? No, sono io, è la vostra parte bassa del ventre che vi fa vibrare di piacere.

Quando vedete passare la persona di cui vi siete infatuati, dite carichi di emozione: «Sento le farfalle in pancia!» di che colore credete che siano? Esatto, sono arancioni.

Quando vi assale un gioia irrefrenabile, una smisurata felicità che vorrebbe farvi abbracciare il mondo intero, quando sentite dentro di voi un sole e lo volete gridare al mondo, di che colore credete che sia quel sole? Esatto, arancione.

Quando mi attivo io il piacere sessuale supera i confini del dicibile, diventa festa, diventa poesia, diventa estasi.

Sono il secondo chackra, nella parte bassa del ventre. Attivatemi.

Giallo

Il mio è il colore dell’energia. Sono colui che vi fa guardare allo specchio orgogliosi e vi fa alzare lo sguardo fiero. Quando affermate «Io posso farlo» oppure «Io voglio farlo», sono io la forza interiore che vi permette di crederci. Sono io lo zucchero che alimenta i vostri muscoli, la voglia di fare, di affrontare con ottimismo la giornata, sono la forza propulsiva delle vostre preghiere.

Tutto è movimento, tutto è vibrazione, grazie a me.

Sono il corridore instancabile, la bambina che fa le capriole, l’anziano che incurante degli anni desidera ballare, che vibra al vibrare dalla dama, che sorride e suda, che respira la vita a pieni polmoni; sono l’estatico trasporto del mistico, la salmodia che giunge a Dio.

Sono il terzo chakra, dimoro nella parte alta del ventre.

Verde

Dovrei offendermi, ma non ne sono capace. Quando pensate all’amore pensate al rosso e invece sono io il custode di questo sentimento. Vi amo troppo per offendermi, ma sappiate che i sentimenti del cuore sono verdi.

Quando sentite da dentro il vostro petto partire un dardo invisibile verso la persona amata, quel dardo l’ho scagliato io. Fateci caso, se il trasporto verso un’altra persona è vero, non è solo la testa che si protende a cercare un bacio, quello è il gesto esteriore, il tatto che si attiva per trasferire l’emozione. Ma se i sensi sono accompagnati dai sentimenti allora si allargherà anche il petto. Quando incontrate un caro volto amico che non vedete da anni, lo accogliete spalancando le braccia e spalancandole allargherete il petto, la dimora dell’amore, dove volete far entrare chi amate, desiderate accoglierlo nel vostro verde giardino.

A differenza del rosso, dell’arancione e del giallo, io amo il silenzio. Dovete affidarvi a me per entrare nel silenzio amorevole dell’ascolto. Sono l’insonorizzata stanza verde che avete in petto che vi consentirà di ascoltare voi stessi o di inabissarvi nel mio profondo e trovare la voce di Dio. Nel mio verde silenzio potrete pronunciare una preghiera che poi giallo spedirà.

Son il quarto chacka, dentro il vostro petto.

Azzurro

Quando la sensibilità fa capolino, lì sono intervenuto io.

Quando il desiderio di scrivere una lettera a una persona cara diventa un’esigenza, sono io che ti sto guidando. Quando al tuo lavoro chiedi qualcosa in più, quando scatta la scintilla che ti fa ribaltare la consuetudine e offri al mondo qualcosa di nuovo, di inatteso, io ti ho aiutato.

Chi ha raccontato di un balena bianca, o di una marionetta che scappava di casa o di un vecchio malmesso cavaliere e del suo pingue servitore che volevano portare giustizia nel mondo, chi ha dipinto in un sorriso la sua anima o ha musicato un inno alla gioia, è a me che si è affidato.

Quando ti senti di dover mandare un messaggio a mondi lontani, quando senti l’esigenza di avvicinarti col pensiero a dimensioni sconosciute, io sono l’antenna.

Risiedo nella tua gola, là dove i suoni hanno origine. Sono il quinto chacka.

Indaco

Risolvi un problema, calcola, elabora, esamina se una costruzione cederà o reggerà, valuta se una via è percorribile, fai una scelta per il sì o per il no. Pensa, progetta, in quel momento i tuoi ragionamenti sono colorati di me. Io sono il calcolatore, a me ti devi affidare quasi tutta la giornata.

Che tu stia preparando un dolce, che tu stia facendo un esercizio fisico o che tu sia il fuggiasco che vuole salvarsi la vita, mi troverai a sostenerti, sempre. Qualsiasi sia il contesto, nell’emergenza e nella tranquillità, nel panico come nel divertimento, sono io che ti faccio scegliere velocemente o ponderare con attenzione.

È solo grazie a miei innumerevoli ragionamenti, alle mie svariate ipotesi e soluzioni che propongo che ti sentirai ogni giorno più sicuro e crescerà la fiducia in te stesso.

Sono il sesto chacka, dimoro al centro della fronte, nel terzo occhio.

Viola

Se indaco ti accompagna nei ragionamenti, sono io che ti permetto di pensare strategicamente, sono io che ti permetto di avere il mondo tra le mani, grazie a me non temerai di affrontare alcuna situazione.

Ho lo sguardo proiettato sull’universo, posso vedere sopra e sotto di te, ti faccio sentire il confine della tua persona in continua espansione, grazie a me ti senti respiro del tutto, respiro col tutto, respiro nel tutto.

Viola è il colore della comunione con Dio, e giungere a Dio e viverci in comunione significa aver realizzato te stesso, aver dato il senso all’esistenza, sei nel Tutto.

Sono il settimo chakra, dimoro sopra il cranio, il chakra della corona.

Questo scritto è l’ennesima richiesta di Gianluca (sempre lui!) per far conoscere i colori del chakra. Lo immaginavo letto da delle bambine durante un incontro yoga. Non è accaduto. È stato fatto altro. L’ho poi letto io in uno degli incontri che abbiamo fatto in spiaggia al mattino.

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