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Il Tao, come l’ho capito io – 73

LXXIII – QUEL CHE LASCIA AGIRE Muore chi nell’osare pone il coraggio, vive chi nel non osare pone il coraggio: di questi due l’uno è profitto e l’altro è danno. Di quel che il cielo ha in odio chi conosce la ragione? Per questo il santo reputa difficile il primo. La Via del Cielo è […]

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LXXIII – QUEL CHE LASCIA AGIRE Muore chi nell’osare pone il coraggio, vive chi nel non osare pone il coraggio: di questi due l’uno è profitto e l’altro è danno. Di quel che il cielo ha in odio chi conosce la ragione? Per questo il santo reputa difficile il primo. La Via del Cielo è

Il Tao, come l’ho capito io – 72

LXXII – AVER CURA DI SÉ Quando il popolo non teme la tua autorità allora sopravviene la grande autorità. Non trovare angusto ciò che ti dà pace, non disgustarti di ciò che ti fa vivere, poiché solo chi non se ne disgusta non disgusta. Per questo il santo di sé conosce ma di sé non

Il Tao, come l’ho capito io – 72 Leggi tutto »

LXXII – AVER CURA DI SÉ Quando il popolo non teme la tua autorità allora sopravviene la grande autorità. Non trovare angusto ciò che ti dà pace, non disgustarti di ciò che ti fa vivere, poiché solo chi non se ne disgusta non disgusta. Per questo il santo di sé conosce ma di sé non

Il Tao, come l’ho capito io – 71

LXXI – IL DIFETTO DELLA SAPIENZA Somma cosa è l’ignoranza del sapiente, insania è la sapienza dell’ignorante. Solo chi si affligge di questa insania non è insano. Il santo non è insano perché si affligge di questa insania. Per questo non è insano. Siamo davanti al paradosso socratico: So di non sapere. Chi conosce il

Il Tao, come l’ho capito io – 71 Leggi tutto »

LXXI – IL DIFETTO DELLA SAPIENZA Somma cosa è l’ignoranza del sapiente, insania è la sapienza dell’ignorante. Solo chi si affligge di questa insania non è insano. Il santo non è insano perché si affligge di questa insania. Per questo non è insano. Siamo davanti al paradosso socratico: So di non sapere. Chi conosce il

Il Tao, come l’ho capito io – 70

LXX – LA DIFFICOLTÀ DI INTENDERE Le mie parole facilmente si intendono e facilmente si attuano, ma nessuno al mondo sa intenderle, nessuno al mondo sa attuarle. Le mie parole hanno un progenitore, le mie imprese hanno un principe, ma appunto perché non le intendono non intendono me. Poiché quelli che mi intendono sono rari

Il Tao, come l’ho capito io – 70 Leggi tutto »

LXX – LA DIFFICOLTÀ DI INTENDERE Le mie parole facilmente si intendono e facilmente si attuano, ma nessuno al mondo sa intenderle, nessuno al mondo sa attuarle. Le mie parole hanno un progenitore, le mie imprese hanno un principe, ma appunto perché non le intendono non intendono me. Poiché quelli che mi intendono sono rari

Il Tao, come l’ho capito io – 69

LXIX – L’USO DEL MISTERO Sull’adoperar gli eserciti c’è un detto: non oso far da padrone e faccio l’ospite, non oso avanzar d’un pollice e indietreggio di un piede. Questo vuol dire che non vi sono truppe da schierare, che non vi sono braccia da denudare, che non vi sono armi da impugnare. Sventura non

Il Tao, come l’ho capito io – 69 Leggi tutto »

LXIX – L’USO DEL MISTERO Sull’adoperar gli eserciti c’è un detto: non oso far da padrone e faccio l’ospite, non oso avanzar d’un pollice e indietreggio di un piede. Questo vuol dire che non vi sono truppe da schierare, che non vi sono braccia da denudare, che non vi sono armi da impugnare. Sventura non

Il Tao, come l’ho capito io – 68

LXVIII – RENDERSI EGUALE AL CIELO Chi ben fa il capitano non è irruente, chi ben guerreggia non è impetuoso, chi ben vince il nemico non dà battaglia, chi bene adopera gli uomini se ne pone al di sotto: questa è la virtù del non contendere, questa è la forza dell’adoprar gli uomini, questo è

Il Tao, come l’ho capito io – 68 Leggi tutto »

LXVIII – RENDERSI EGUALE AL CIELO Chi ben fa il capitano non è irruente, chi ben guerreggia non è impetuoso, chi ben vince il nemico non dà battaglia, chi bene adopera gli uomini se ne pone al di sotto: questa è la virtù del non contendere, questa è la forza dell’adoprar gli uomini, questo è

Il Tao, come l’ho capito io – 67

LXVII – LE TRE COSE PREZIOSE Tutti al mondo dicono che il mio Tao è grande ma che sembra non esser simile a nulla. Proprio perché è grande sembra che non sia simile a nulla, se fosse simile a qualcosa l’impaccerebbe la sua piccolezza. Io ho tre cose preziose che mi tengo ben strette e

Il Tao, come l’ho capito io – 67 Leggi tutto »

LXVII – LE TRE COSE PREZIOSE Tutti al mondo dicono che il mio Tao è grande ma che sembra non esser simile a nulla. Proprio perché è grande sembra che non sia simile a nulla, se fosse simile a qualcosa l’impaccerebbe la sua piccolezza. Io ho tre cose preziose che mi tengo ben strette e

Il Tao, come l’ho capito io – 66

LXVI – POSPORRE SÉ STESSO La ragione per cui fiumi e mari possono essere sovrani di cento valli è che ben se ne tengono al disotto: perciò possono essere sovrani di cento valli. Così chi vuole stare disopra al popolo con i detti se ne pone al disotto, chi vuol stare davanti al popolo con

Il Tao, come l’ho capito io – 66 Leggi tutto »

LXVI – POSPORRE SÉ STESSO La ragione per cui fiumi e mari possono essere sovrani di cento valli è che ben se ne tengono al disotto: perciò possono essere sovrani di cento valli. Così chi vuole stare disopra al popolo con i detti se ne pone al disotto, chi vuol stare davanti al popolo con

Il Tao, come l’ho capito io – 65

LXV – LA PURA VIRTÙ In antico chi ben praticava il Tao con esso non rendeva perspicace il popolo, ma con esso si sforzava di renderlo ottuso: il popolo con difficoltà si governa poiché la sua sapienza è troppa. Perciò governare il regno con la sapienza è la rovina del regno, governare il regno non

Il Tao, come l’ho capito io – 65 Leggi tutto »

LXV – LA PURA VIRTÙ In antico chi ben praticava il Tao con esso non rendeva perspicace il popolo, ma con esso si sforzava di renderlo ottuso: il popolo con difficoltà si governa poiché la sua sapienza è troppa. Perciò governare il regno con la sapienza è la rovina del regno, governare il regno non

Il Tao, come l’ho capito io – 64

LXIV – ATTENERSI AL PICCOLO Quello che è fermo con facilità si trattiene, quello che non è cominciato con facilità si divisa1, quello che è fragile con facilità si spezza, quello che è minuto con facilità si disperde: opera quando ancora non è in essere, ordina quando ancora non è in disordine. Un albero che

Il Tao, come l’ho capito io – 64 Leggi tutto »

LXIV – ATTENERSI AL PICCOLO Quello che è fermo con facilità si trattiene, quello che non è cominciato con facilità si divisa1, quello che è fragile con facilità si spezza, quello che è minuto con facilità si disperde: opera quando ancora non è in essere, ordina quando ancora non è in disordine. Un albero che

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