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Il Tao, come l’ho capito io – 17

XVII – LA PURA INFLUENZA Dei grandi sovrani il popolo sapeva che esistevano, vennero poi quelli che amò ed esaltò, e poi quelli che temette, e poi quelli di cui si fece beffe: quando la sincerità venne meno s’ebbe l’insincerità. Com’erano pensosi i primi nel soppesar le loro parole! Ad opera compiuta e ad impresa […]

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XVII – LA PURA INFLUENZA Dei grandi sovrani il popolo sapeva che esistevano, vennero poi quelli che amò ed esaltò, e poi quelli che temette, e poi quelli di cui si fece beffe: quando la sincerità venne meno s’ebbe l’insincerità. Com’erano pensosi i primi nel soppesar le loro parole! Ad opera compiuta e ad impresa

Il Tao, come l’ho capito io – 16

XVI – VOLGERSI ALLA RADICE Arrivare alla vacuità è il culmine, mantenere la quiete è schiettezza: le diecimila creature insieme sorgono ed io le vedo ritornare a quelle, quando le creature hanno avuto il lor rigoglio ciascuna fa ritorno alla sua radice. Tornare alla radice è quiete, il che vuol dire restituire il mandato, restituire

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XVI – VOLGERSI ALLA RADICE Arrivare alla vacuità è il culmine, mantenere la quiete è schiettezza: le diecimila creature insieme sorgono ed io le vedo ritornare a quelle, quando le creature hanno avuto il lor rigoglio ciascuna fa ritorno alla sua radice. Tornare alla radice è quiete, il che vuol dire restituire il mandato, restituire

Il Tao, come l’ho capito io – 15

XV – APPALESA LA VIRTÙ Quelli che in antico eccellevano come adepti del Tao penetravano l’arcano e comunicavano col mistero, erano profondi da non poter essere compresi. Proprio perché non possono essere compresi io mi sforzerò di darne i tratti. Irresoluti erano come chi d’inverno guada un fiume, guardinghi erano come chi teme i vicini

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XV – APPALESA LA VIRTÙ Quelli che in antico eccellevano come adepti del Tao penetravano l’arcano e comunicavano col mistero, erano profondi da non poter essere compresi. Proprio perché non possono essere compresi io mi sforzerò di darne i tratti. Irresoluti erano come chi d’inverno guada un fiume, guardinghi erano come chi teme i vicini

Il Tao, come l’ho capito io – 14

XIV – INTRODUCE AL MISTERO A guardarlo non lo vedi, di nome è detto l’Incolore. Ad ascoltarlo non lo odi, di nome è detto l’Insonoro. Ad afferrarlo non lo prendi, di nome è detto l’Informe. Questi tre non consentono di scrutarlo a fondo, ma uniti insieme formano l’Uno. Non è splendente in alto non è

Il Tao, come l’ho capito io – 14 Leggi tutto »

XIV – INTRODUCE AL MISTERO A guardarlo non lo vedi, di nome è detto l’Incolore. Ad ascoltarlo non lo odi, di nome è detto l’Insonoro. Ad afferrarlo non lo prendi, di nome è detto l’Informe. Questi tre non consentono di scrutarlo a fondo, ma uniti insieme formano l’Uno. Non è splendente in alto non è

Il Tao, come l’ho capito io – 13

XIII – RESPINGERE LA VERGOGNA Favore e sfavore fanno paura, pregiar la propria persona è gran sventura. Che significa favore e sfavore fan paura? Il favore è un abbassarsi: nell’ottenerlo si ha paura, di perderlo si ha paura. Questo significa favore e sfavore fan paura. Che significa pregiar la propria persona è gran sventura? La

Il Tao, come l’ho capito io – 13 Leggi tutto »

XIII – RESPINGERE LA VERGOGNA Favore e sfavore fanno paura, pregiar la propria persona è gran sventura. Che significa favore e sfavore fan paura? Il favore è un abbassarsi: nell’ottenerlo si ha paura, di perderlo si ha paura. Questo significa favore e sfavore fan paura. Che significa pregiar la propria persona è gran sventura? La

Il Tao, come l’ho capito io – 12

XII – REPRIMERE LE BRAME I cinque colori fan sì che s’acciechi l’occhio dell’uomo, le cinque note fan sì che s’assordi l’orecchio dell’uomo, i cinque sapori fan sì che falli la bocca dell’uomo, la corsa e la caccia fan sì che s’imbesti il cuore dell’uomo, i beni che con difficoltà si ottengono fan sì che

Il Tao, come l’ho capito io – 12 Leggi tutto »

XII – REPRIMERE LE BRAME I cinque colori fan sì che s’acciechi l’occhio dell’uomo, le cinque note fan sì che s’assordi l’orecchio dell’uomo, i cinque sapori fan sì che falli la bocca dell’uomo, la corsa e la caccia fan sì che s’imbesti il cuore dell’uomo, i beni che con difficoltà si ottengono fan sì che

Il Tao, come l’ho capito io – 11

XI – L’UTILITÀ DEL NON-ESSERE Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo e nel suo non-essere si ha l’utilità del carro, s’impasta l’argilla per fare un vaso e nel suo non-essere si ha l’utilità del vaso, s’aprono porte e finestre per fare una casa e nel suo non-essere si ha l’utilità della casa. Perciò

Il Tao, come l’ho capito io – 11 Leggi tutto »

XI – L’UTILITÀ DEL NON-ESSERE Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo e nel suo non-essere si ha l’utilità del carro, s’impasta l’argilla per fare un vaso e nel suo non-essere si ha l’utilità del vaso, s’aprono porte e finestre per fare una casa e nel suo non-essere si ha l’utilità della casa. Perciò

Il Tao, come l’ho capito io – 10

X – SAPER AGIRE Preserva l’Uno dimorando nelle due anime: sei capace di non farle separare? Pervieni all’estrema mollezza conservando il Qi : sei capace d’essere un pargolo? Purificato e mondo abbi visione del mistero: sei capace d’esser senza pecca? Governa il regno amando il popolo: sei capace di non aver sapienza? All’aprirsi e al

Il Tao, come l’ho capito io – 10 Leggi tutto »

X – SAPER AGIRE Preserva l’Uno dimorando nelle due anime: sei capace di non farle separare? Pervieni all’estrema mollezza conservando il Qi : sei capace d’essere un pargolo? Purificato e mondo abbi visione del mistero: sei capace d’esser senza pecca? Governa il regno amando il popolo: sei capace di non aver sapienza? All’aprirsi e al

Il Tao, come l’ho capito io – 9

IX – TENDERE ALL’INCOLORE Chi colma ciò che possiede meglio farebbe a desistere, chi batte a fino ciò che è appuntito non lo mantiene a lungo intatto. Un palazzo colmo d’oro e di gemme non si può conservare, chi si fa arrogante perché ricco e nobile procura da sé la sua rovina. Ad opera compiuta

Il Tao, come l’ho capito io – 9 Leggi tutto »

IX – TENDERE ALL’INCOLORE Chi colma ciò che possiede meglio farebbe a desistere, chi batte a fino ciò che è appuntito non lo mantiene a lungo intatto. Un palazzo colmo d’oro e di gemme non si può conservare, chi si fa arrogante perché ricco e nobile procura da sé la sua rovina. Ad opera compiuta

Il Tao, come l’ho capito io – 8

VIII – TORNARE ALLE QUALITÀ NATURALI Il sommo bene è come l’acqua: l’acqua ben giova alle creature e non contende, resta nel posto che gli uomini disdegnano. Per questo è quasi simile al Tao. Nel ristare si adatta al terreno, nel volere s’adatta all’abisso, nel donare s’adatta alla carità, nel dire s’adatta alla sincerità, nel

Il Tao, come l’ho capito io – 8 Leggi tutto »

VIII – TORNARE ALLE QUALITÀ NATURALI Il sommo bene è come l’acqua: l’acqua ben giova alle creature e non contende, resta nel posto che gli uomini disdegnano. Per questo è quasi simile al Tao. Nel ristare si adatta al terreno, nel volere s’adatta all’abisso, nel donare s’adatta alla carità, nel dire s’adatta alla sincerità, nel

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