Esegesi di Wardakeanda

Riflessioni spirituali

Il Tao, come l’ho capito io – 64

LXIV – ATTENERSI AL PICCOLO Quello che è fermo con facilità si trattiene, quello che non è cominciato con facilità si divisa1, quello che è fragile con facilità si spezza, quello che è minuto con facilità si disperde: opera quando ancora non è in essere, ordina quando ancora non è in disordine. Un albero che […]

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LXIV – ATTENERSI AL PICCOLO Quello che è fermo con facilità si trattiene, quello che non è cominciato con facilità si divisa1, quello che è fragile con facilità si spezza, quello che è minuto con facilità si disperde: opera quando ancora non è in essere, ordina quando ancora non è in disordine. Un albero che

Il Tao, come l’ho capito io – 63

LXIII – L’INIZIO FAVOREVOLE Pratica il non agire, imprendi il non imprendere, assapora l’insapore, considera grande il piccolo e molto il poco, ripaga il torto con la virtù. Progetta il difficile nel suo facile, opera il grande nel suo piccolo: le imprese più difficili sotto il cielo certo cominciano nel facile, le imprese più grandi

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LXIII – L’INIZIO FAVOREVOLE Pratica il non agire, imprendi il non imprendere, assapora l’insapore, considera grande il piccolo e molto il poco, ripaga il torto con la virtù. Progetta il difficile nel suo facile, opera il grande nel suo piccolo: le imprese più difficili sotto il cielo certo cominciano nel facile, le imprese più grandi

Il Tao, come l’ho capito io – 62

LXII – PRATICARE IL TAO Ecco che cosa è il Tao: il rifugio delle creature, tesoro per il buono, protezione per il malvagio. A parlarne con elogio si può tener mercato, a seguirlo con rispetto si può emergere sugli altri. Degli uomini malvagi quale può essere respinto? Per questo si pone sul trono il Figlio

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LXII – PRATICARE IL TAO Ecco che cosa è il Tao: il rifugio delle creature, tesoro per il buono, protezione per il malvagio. A parlarne con elogio si può tener mercato, a seguirlo con rispetto si può emergere sugli altri. Degli uomini malvagi quale può essere respinto? Per questo si pone sul trono il Figlio

Il Tao, come l’ho capito io – 61

LXI- LA VIRTÙ DELL’UMILTÀ Il gran regno che si tiene in basso è la confluenza del mondo, è la femmina del mondo. La femmina sempre vince il maschio con la quiete, poiché chetamente se ne sta sottomessa. Per questo il gran regno che si pone al disotto del piccolo regno attrae il piccolo regno, il

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LXI- LA VIRTÙ DELL’UMILTÀ Il gran regno che si tiene in basso è la confluenza del mondo, è la femmina del mondo. La femmina sempre vince il maschio con la quiete, poiché chetamente se ne sta sottomessa. Per questo il gran regno che si pone al disotto del piccolo regno attrae il piccolo regno, il

Il Tao, come l’ho capito io – 60

LX – STARE NELLA DIGNITÀ REGALE Governare un gran regno è come friggere pesciolini minuti. Quando si sovrintende al mondo con il Tao i mani1 non mostrano la potenza loro. Non che i mani non abbiano potenza ma la potenza loro non nuoce agli uomini, non che la potenza loro non nuoccia agli uomini ma

Il Tao, come l’ho capito io – 60 Leggi tutto »

LX – STARE NELLA DIGNITÀ REGALE Governare un gran regno è come friggere pesciolini minuti. Quando si sovrintende al mondo con il Tao i mani1 non mostrano la potenza loro. Non che i mani non abbiano potenza ma la potenza loro non nuoce agli uomini, non che la potenza loro non nuoccia agli uomini ma

Il Tao, come l’ho capito io – 59

LIX – MANTENERSI NEL TAO Nel governare gli uomini e nel servire il Cielo nulla è meglio della parsimonia, perché solo la parsimonia antepone l’ottenere. Anteporre l’ottenere significa accumulare virtù. Chi accumula virtù tutto sottomette, quando tutto sottomette nessuno conosce il suo culmine, quando nessuno conosce il suo culmine ei può possedere il regno. Chi

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LIX – MANTENERSI NEL TAO Nel governare gli uomini e nel servire il Cielo nulla è meglio della parsimonia, perché solo la parsimonia antepone l’ottenere. Anteporre l’ottenere significa accumulare virtù. Chi accumula virtù tutto sottomette, quando tutto sottomette nessuno conosce il suo culmine, quando nessuno conosce il suo culmine ei può possedere il regno. Chi

Il Tao, come l’ho capito io – 58

LVIII – ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI Quando il governo di tutto si disinteressa il popolo è unito, quando il governo in tutto si intromette il popolo è frammentato. La fortuna si origina dalla sfortuna, la sfortuna si nasconde nella fortuna. Chi ne conosce il culmine? Quei che non corregge. La correzione si converte in falsità, il

Il Tao, come l’ho capito io – 58 Leggi tutto »

LVIII – ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI Quando il governo di tutto si disinteressa il popolo è unito, quando il governo in tutto si intromette il popolo è frammentato. La fortuna si origina dalla sfortuna, la sfortuna si nasconde nella fortuna. Chi ne conosce il culmine? Quei che non corregge. La correzione si converte in falsità, il

Il Tao, come l’ho capito io – 57

LVII – RENDERE PURI I COSTUMI Quando con la correzione si governa il mondo con la falsità s’adopran l’armi: il mondo si regge col non imprendere. Da che so che è così? Dal presente. Più numerosi ha il sovrano i giorni nefasti e le parole proibite più il popolo cade in miseria, più numerosi ha

Il Tao, come l’ho capito io – 57 Leggi tutto »

LVII – RENDERE PURI I COSTUMI Quando con la correzione si governa il mondo con la falsità s’adopran l’armi: il mondo si regge col non imprendere. Da che so che è così? Dal presente. Più numerosi ha il sovrano i giorni nefasti e le parole proibite più il popolo cade in miseria, più numerosi ha

Il Tao, come l’ho capito io – 56

LVI – LA MISTERIOSA VIRTÙ Quei che sa non parla, quei che parla non sa. Chi ostruisce il suo varco, chiude la sua porta, smussa le sue punte, districa i suoi nodi, mitiga il suo splendore, si rende simile alla sua polvere, dicesi accomunato col mistero. Per questo costui non può essere attirato né può

Il Tao, come l’ho capito io – 56 Leggi tutto »

LVI – LA MISTERIOSA VIRTÙ Quei che sa non parla, quei che parla non sa. Chi ostruisce il suo varco, chiude la sua porta, smussa le sue punte, districa i suoi nodi, mitiga il suo splendore, si rende simile alla sua polvere, dicesi accomunato col mistero. Per questo costui non può essere attirato né può

Il Tao, come l’ho capito io – 55

LV – IL SIMBOLO DEL MISTERO Quei che racchiude in sé la pienezza della virtù è paragonabile ad un pargolo, che velenosi insetti e serpi non attoscano1, belve feroci non artigliano, uccelli rapaci non adunghiano2. Deboli ha l’ossa e molli i muscoli eppur la sua stretta è salda, ancor non sa dell’unione dei sessi eppur

Il Tao, come l’ho capito io – 55 Leggi tutto »

LV – IL SIMBOLO DEL MISTERO Quei che racchiude in sé la pienezza della virtù è paragonabile ad un pargolo, che velenosi insetti e serpi non attoscano1, belve feroci non artigliano, uccelli rapaci non adunghiano2. Deboli ha l’ossa e molli i muscoli eppur la sua stretta è salda, ancor non sa dell’unione dei sessi eppur

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