Esegesi di Wardakeanda

Riflessioni spirituali

Il Tao, come l’ho capito io – 54

LIV-COLTIVARE E CONTEMPLARE Chi ben si fonda non vien divelto, a chi ben stringe non vien tolto: con questa Via figli e nipoti gli offriranno sacrifici ininterrotti. Se la coltiva nella persona la sua virtù è la genuinità, se la coltiva nella famiglia la sua virtù è la sovrabbondanza, se la coltiva nel villaggio la […]

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LIV-COLTIVARE E CONTEMPLARE Chi ben si fonda non vien divelto, a chi ben stringe non vien tolto: con questa Via figli e nipoti gli offriranno sacrifici ininterrotti. Se la coltiva nella persona la sua virtù è la genuinità, se la coltiva nella famiglia la sua virtù è la sovrabbondanza, se la coltiva nel villaggio la

Il Tao, come l’ho capito io – 53

LIII – TRARRE PROFITTO DALLE PROVE Se avessimo grande sapienza cammineremmo nella gran Via e solo di agire temeremmo. La gran Via è assai piana, ma la gente preferisce i sentieri. Quando il palazzo reale è troppo ben tenuto i campi son del tutto incolti e i granai son del tutto vuoti. Indossar vesti eleganti

Il Tao, come l’ho capito io – 53 Leggi tutto »

LIII – TRARRE PROFITTO DALLE PROVE Se avessimo grande sapienza cammineremmo nella gran Via e solo di agire temeremmo. La gran Via è assai piana, ma la gente preferisce i sentieri. Quando il palazzo reale è troppo ben tenuto i campi son del tutto incolti e i granai son del tutto vuoti. Indossar vesti eleganti

Il Tao, come l’ho capito io – 52

LII – VOLGERSI ALL’ORIGINE Il mondo ebbe un principio che fu la madre del mondo. Chi è pervenuto alla madre da essa conosce il figlio, chi conosce il figlio e torna a conservar la madre fino alla morte non corre pericolo. Chi ostruisce il suo varco e chiude la sua porta per tutta la vita

Il Tao, come l’ho capito io – 52 Leggi tutto »

LII – VOLGERSI ALL’ORIGINE Il mondo ebbe un principio che fu la madre del mondo. Chi è pervenuto alla madre da essa conosce il figlio, chi conosce il figlio e torna a conservar la madre fino alla morte non corre pericolo. Chi ostruisce il suo varco e chiude la sua porta per tutta la vita

Il Tao, come l’ho capito io – 51

LI – LA VIRTÙ CHE NUTRE Il Tao le fa vivere, la virtù le alleva, con la materia dà loro la forma, con le vicende dà loro la completezza. Per questo le creature tutte venerano il Tao e onorano la virtù: venerare il Tao e onorare la virtù nessuno lo comanda ma viene ognor spontaneo.

Il Tao, come l’ho capito io – 51 Leggi tutto »

LI – LA VIRTÙ CHE NUTRE Il Tao le fa vivere, la virtù le alleva, con la materia dà loro la forma, con le vicende dà loro la completezza. Per questo le creature tutte venerano il Tao e onorano la virtù: venerare il Tao e onorare la virtù nessuno lo comanda ma viene ognor spontaneo.

Il Tao, come l’ho capito io – 50

L – TENERE IN PREGIO LA VITA Uscire è vivere, entrare è morire. Seguaci della vita sono tre su dieci, seguaci della morte sono tre su dieci, gli uomini che la vita tramutano in disposizione alla morte son pur essi tre su dieci. Per qual motivo? Perché vivono l’intensità della vita. Or io ho appreso

Il Tao, come l’ho capito io – 50 Leggi tutto »

L – TENERE IN PREGIO LA VITA Uscire è vivere, entrare è morire. Seguaci della vita sono tre su dieci, seguaci della morte sono tre su dieci, gli uomini che la vita tramutano in disposizione alla morte son pur essi tre su dieci. Per qual motivo? Perché vivono l’intensità della vita. Or io ho appreso

Il Tao, come l’ho capito io – 49

XLIX – CONFIDARE NELLA VIRTÙ Il santo non ha un cuore immutabile, ha per cuore il cuore dei cento cognomi. Per me è bene ciò che hanno di buono, ed è bene anche ciò che hanno di non buono, la virtù li rende buoni; per me è sincerità ciò che hanno di sincero, ed è

Il Tao, come l’ho capito io – 49 Leggi tutto »

XLIX – CONFIDARE NELLA VIRTÙ Il santo non ha un cuore immutabile, ha per cuore il cuore dei cento cognomi. Per me è bene ciò che hanno di buono, ed è bene anche ciò che hanno di non buono, la virtù li rende buoni; per me è sincerità ciò che hanno di sincero, ed è

Il Tao, come l’ho capito io – 48

XLVIII – OBLIARE LA SAPIENZA Chi si dedica allo studio ogni dì aggiunge, chi pratica il Tao ogni dì toglie, toglie ed ancor toglie fino ad arrivare al non agire: quando non agisce nulla v’è che non sia fatto. Quei che regge il mondo sempre lo faccia senza imprendere, se poi imprende non è atto

Il Tao, come l’ho capito io – 48 Leggi tutto »

XLVIII – OBLIARE LA SAPIENZA Chi si dedica allo studio ogni dì aggiunge, chi pratica il Tao ogni dì toglie, toglie ed ancor toglie fino ad arrivare al non agire: quando non agisce nulla v’è che non sia fatto. Quei che regge il mondo sempre lo faccia senza imprendere, se poi imprende non è atto

Il Tao, come l’ho capito io – 47

XLVII – SCRUTARE CIÒ CHE È LONTANO Senza uscir dalla porta conosci il mondo, senza guardar dalla finestra scorgi la Via del Cielo. Più lungi te ne vai meno conosci. Per questo il santo non va dattorno eppur conosce, non vede e più discerne, non agisce eppur completa. Chi è nel Tao (il santo o

Il Tao, come l’ho capito io – 47 Leggi tutto »

XLVII – SCRUTARE CIÒ CHE È LONTANO Senza uscir dalla porta conosci il mondo, senza guardar dalla finestra scorgi la Via del Cielo. Più lungi te ne vai meno conosci. Per questo il santo non va dattorno eppur conosce, non vede e più discerne, non agisce eppur completa. Chi è nel Tao (il santo o

Il Tao, come l’ho capito io – 46

XLVI – ESSER PARCO NELLE BRAME Quando nel mondo vige il Tao i cavalli veloci sono mandati a concimare i campi, quando nel mondo non vige il Tao i cavalli da battaglia vivono ai confini. Colpa non v’è più grande che secondar le brame, sventura non v’è più grande che non saper accontentarsi, difetto non

Il Tao, come l’ho capito io – 46 Leggi tutto »

XLVI – ESSER PARCO NELLE BRAME Quando nel mondo vige il Tao i cavalli veloci sono mandati a concimare i campi, quando nel mondo non vige il Tao i cavalli da battaglia vivono ai confini. Colpa non v’è più grande che secondar le brame, sventura non v’è più grande che non saper accontentarsi, difetto non

Il Tao, come l’ho capito io – 45

XLV – L’IMMENSA VIRTÙ La grande completezza è come spezzettamento che nell’uso non si rompe, la grande pienezza è come vuotezza che nell’uso non si esaurisce, la grande dirittura è come sinuosità, la grande abilità è come inettitudine, la grande eloquenza è come balbettio. L’agitazione finisce nell’algore1, la quiete finisce nel calore: la pura quiete

Il Tao, come l’ho capito io – 45 Leggi tutto »

XLV – L’IMMENSA VIRTÙ La grande completezza è come spezzettamento che nell’uso non si rompe, la grande pienezza è come vuotezza che nell’uso non si esaurisce, la grande dirittura è come sinuosità, la grande abilità è come inettitudine, la grande eloquenza è come balbettio. L’agitazione finisce nell’algore1, la quiete finisce nel calore: la pura quiete

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