Esegesi di Wardakeanda

Riflessioni spirituali

Il Tao, come l’ho capito io – 24

XXIV – LA PENOSA BENIGNITÀ Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a gambe larghe non cammina, chi da sé vede non è illuminato, chi da sé s’approva non splende, chi da sé si gloria non ha merito, chi da sé s’esalta non dura a lungo. Nel Tao queste cose […]

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XXIV – LA PENOSA BENIGNITÀ Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a gambe larghe non cammina, chi da sé vede non è illuminato, chi da sé s’approva non splende, chi da sé si gloria non ha merito, chi da sé s’esalta non dura a lungo. Nel Tao queste cose

Il Tao, come l’ho capito io – 23

XXIII – ILVUOTO NON-ESSERE Il parlar dell’Insonoro è spontaneità. Per questo un turbine di vento non dura una mattina, un rovescio di pioggia non dura una giornata. Chi opera queste cose? Il Cielo e la Terra. Se perfino il Cielo e la Terra non possono persistere tanto più lo potrà l’uomo? Perciò compi le tue

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XXIII – ILVUOTO NON-ESSERE Il parlar dell’Insonoro è spontaneità. Per questo un turbine di vento non dura una mattina, un rovescio di pioggia non dura una giornata. Chi opera queste cose? Il Cielo e la Terra. Se perfino il Cielo e la Terra non possono persistere tanto più lo potrà l’uomo? Perciò compi le tue

Il Tao, come l’ho capito io – 22

XXII – L’UMILTÀ CHE ELEVA Se ti pieghi ti conservi, se ti curvi ti raddrizzi, se t’incavi ti riempi, se ti logori ti rinnovi, se miri al poco ottieni se miri al molto resti deluso. Per questo il santo preserva l’Uno e diviene modello al mondo. Non da sé vede perciò è illuminato, non da

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XXII – L’UMILTÀ CHE ELEVA Se ti pieghi ti conservi, se ti curvi ti raddrizzi, se t’incavi ti riempi, se ti logori ti rinnovi, se miri al poco ottieni se miri al molto resti deluso. Per questo il santo preserva l’Uno e diviene modello al mondo. Non da sé vede perciò è illuminato, non da

Il Tao, come l’ho capito io – 21

XXI – SVUOTARE IL CUORE Il contenere di chi ha la virtù del vuoto solo al Tao s’adegua. Per le creature il Tao è indistinto e indeterminato. Oh, come indeterminato e indistinto nel suo seno racchiude le immagini! Oh, come indistinto e indeterminato nel suo seno racchiude gli archetipi! Oh, come profondo e misterioso nel

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XXI – SVUOTARE IL CUORE Il contenere di chi ha la virtù del vuoto solo al Tao s’adegua. Per le creature il Tao è indistinto e indeterminato. Oh, come indeterminato e indistinto nel suo seno racchiude le immagini! Oh, come indistinto e indeterminato nel suo seno racchiude gli archetipi! Oh, come profondo e misterioso nel

Il Tao, come l’ho capito io – 20

XX – DIFFERENZIARSI DAL VOLGO Tralascia lo studio e non avrai afflizioni. Tra un pronto e un tardo risponder sì quanto intercorre? Quel che gli altri temono non posso non temer io. Oh, quanto son distanti e ancor non s’arrestano! Tutti gli uomini sono sfrenati come a una festa o un banchetto sacrificale, come se

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XX – DIFFERENZIARSI DAL VOLGO Tralascia lo studio e non avrai afflizioni. Tra un pronto e un tardo risponder sì quanto intercorre? Quel che gli altri temono non posso non temer io. Oh, quanto son distanti e ancor non s’arrestano! Tutti gli uomini sono sfrenati come a una festa o un banchetto sacrificale, come se

Il Tao, come l’ho capito io – 19

XIX – TORNARE ALLA PUREZZA Tralascia la santità e ripudia la sapienza e il popolo s’avvantaggerà di cento doppie, tralascia la carità e ripudia la giustizia ed esso tornerà alla pietà filiale e alla clemenza paterna, tralascia l’abilità e ripudia il lucro e più non vi saranno ladri e briganti. Quelle tre reputa formali e

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XIX – TORNARE ALLA PUREZZA Tralascia la santità e ripudia la sapienza e il popolo s’avvantaggerà di cento doppie, tralascia la carità e ripudia la giustizia ed esso tornerà alla pietà filiale e alla clemenza paterna, tralascia l’abilità e ripudia il lucro e più non vi saranno ladri e briganti. Quelle tre reputa formali e

Il Tao, come l’ho capito io – 18

XVIII – LO SCADIMENTO DEI COSTUMI Quando il gran Tao fu negletto s’ebbero carità e giustizia, quando apparvero intelligenza e sapienza s’ebbero le grandi imposture, quando i sei congiunti non furono in armonia s’ebbero pietà filiale e clemenza paterna, quando gli stati caddero nel disordine s’ebbero i ministri leali. Con il grande Tao, tutto era

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XVIII – LO SCADIMENTO DEI COSTUMI Quando il gran Tao fu negletto s’ebbero carità e giustizia, quando apparvero intelligenza e sapienza s’ebbero le grandi imposture, quando i sei congiunti non furono in armonia s’ebbero pietà filiale e clemenza paterna, quando gli stati caddero nel disordine s’ebbero i ministri leali. Con il grande Tao, tutto era

Il Tao, come l’ho capito io – 17

XVII – LA PURA INFLUENZA Dei grandi sovrani il popolo sapeva che esistevano, vennero poi quelli che amò ed esaltò, e poi quelli che temette, e poi quelli di cui si fece beffe: quando la sincerità venne meno s’ebbe l’insincerità. Com’erano pensosi i primi nel soppesar le loro parole! Ad opera compiuta e ad impresa

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XVII – LA PURA INFLUENZA Dei grandi sovrani il popolo sapeva che esistevano, vennero poi quelli che amò ed esaltò, e poi quelli che temette, e poi quelli di cui si fece beffe: quando la sincerità venne meno s’ebbe l’insincerità. Com’erano pensosi i primi nel soppesar le loro parole! Ad opera compiuta e ad impresa

Il Tao, come l’ho capito io – 16

XVI – VOLGERSI ALLA RADICE Arrivare alla vacuità è il culmine, mantenere la quiete è schiettezza: le diecimila creature insieme sorgono ed io le vedo ritornare a quelle, quando le creature hanno avuto il lor rigoglio ciascuna fa ritorno alla sua radice. Tornare alla radice è quiete, il che vuol dire restituire il mandato, restituire

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XVI – VOLGERSI ALLA RADICE Arrivare alla vacuità è il culmine, mantenere la quiete è schiettezza: le diecimila creature insieme sorgono ed io le vedo ritornare a quelle, quando le creature hanno avuto il lor rigoglio ciascuna fa ritorno alla sua radice. Tornare alla radice è quiete, il che vuol dire restituire il mandato, restituire

Il Tao, come l’ho capito io – 15

XV – APPALESA LA VIRTÙ Quelli che in antico eccellevano come adepti del Tao penetravano l’arcano e comunicavano col mistero, erano profondi da non poter essere compresi. Proprio perché non possono essere compresi io mi sforzerò di darne i tratti. Irresoluti erano come chi d’inverno guada un fiume, guardinghi erano come chi teme i vicini

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XV – APPALESA LA VIRTÙ Quelli che in antico eccellevano come adepti del Tao penetravano l’arcano e comunicavano col mistero, erano profondi da non poter essere compresi. Proprio perché non possono essere compresi io mi sforzerò di darne i tratti. Irresoluti erano come chi d’inverno guada un fiume, guardinghi erano come chi teme i vicini

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