Cantando piano
una vecchia canzone
lavo l’anima
Come le foglie
rinsecchite cadono
vecchie certezze
Quel vecchio fuoco
lo spegne quieto e lento
il sole nuovo
Pullula il cielo
di fuochi militari
l’umano geme
Poco convinto
mi addentro in una
via mal segnata
Sia controvento
quest’azzardo di vita
controvento sia!
La libellula
d’inverno non si vede
comunque lei c’è
Impronte fresche
richiamano l’attenzione
ancora spero
Quanto son dolci
il silenzio, la quiete
la solitudine
Dai, concedimi
quel bacio dolce amaro
della speranza
Vivere il nuovo
questo fa l’idealista
solo vivere
Mi deridono
è un buon segno: dono
un po’ d’allegria
Mazzi di rose
profumo di Parigi
tu vali di più
La pantofola
abbandonata grida
un disordine
Mi tuffo nel Tao
sputo residui di me
mentre respiro
Il cuore vecchio
s’intenerisce quando
vede il mare
Giovane cuore
impulso colorato
dal possibile
Brulica d’idee
un formicaio vivo
ma incompreso
Come sa essere
crudele la bellezza,
atroce iena sei!