Un giorno inquieto

E questa vertigine dentro il cuore
che oggi non mi vuol proprio lasciare
mi allena dentro come un esercizio 
che non arriva mai alla perfezione
per questo insiste a riprovare
per questo persiste nella posizione
fatica e suda, suda e fatica
senza trovare una soluzione.
Chissà a che devo tanta inattesa attenzione
chissà chi mi sta pensando o desiderando
forse non è nessuno, sto solo vaneggiando.

E questa voragine nelle mie emozioni
che oggi non riesco proprio a rimarginare
tracima in ogni ricordo, dilaga nel presente
non riesco a dare un volto all'inquietudine
pare un'umida nebbia che tutto avvolge 
e mi spinge a cercarmi nella solitudine
col passo stanco di chi si è perso
e sta vagando in una qualsiasi latitudine
da incrociare con un'imprevista longitudine
chiedendomi se in quel punto ci sarà amore
o se sarà ancora un ingannato batticuore.

E questa caligine scesa sulla mia vita
che non mi ha dato nessuna rendita del cuore
ma un perenne precario equilibrio da mantenere,
giostrandomi tra le illusioni della mente,
ben attento a non far del male a me o alla gente,
mi spinge ancora a offrire amore tra chi lo cerca
ma non possono accettare il mio, è così stantio
che me lo tornano con uno sbrigativo addio.
Chissà a che devo il raccogliere di tanta afflizione
forse lo so, me ne devo stare a casa, tra gli affetti
ho l'età in cui il mio cuore non sortisce effetti.

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