
Riflettendo su Gen 2,17
Il Signore, il Dio, comandò all’uomo: «Di ogni albero del giardino potrai liberamente mangiare, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non mangiarne, perché nel giorno in cui ne mangiassi per certo moriresti!» (Gen 2,16-17) Questo è il passo di Genesi su cui mi vorrei soffermare. Ho riportato il testo presente nel mirabile […]

Essere nonviolenti
Lo stare al mondo per l’umano in quanto essere pensante è fonte di inquietudine da sempre. Lo sappiamo dalle elementari che gli umani passarono a convivere dalla famiglia, al clan, alla tribù (un centinaio di persone), per poter sopravvivere alle insidie della vita. È nella vita in comune che l’uomo sviluppa il linguaggio e il pensiero. È nei periodi di carestia che scopre l’esistenza di altre tribù a cui depredare con la violenza i loro beni o iniziare un rapporto collaborativo, di mutuo sostegno e scambio. Sa che la Natura è un pericolo, ma è pure fonte di vita, è cosa altra ma pure vicina.

La forza del silenzio
L’essere umano sa di non essere solo materia. Se lo fosse non proverebbe, come spesso accade, un senso di insoddisfazione, la sensazione di una mancanza, un disorientamento che necessita di una risposta.
Questa risposta non è ricercabile nel mondo delle cose, nel mondo fattuale, anche se la società occidentale ci invita a cercare nel mondo oggettivo, anzi ci facilita la vita offrendoci le soluzioni con la persuasione, la seduzione pubblicitaria. Ci spiega che il disagio interiore che ci inquieta va sedato con la somministrazione di oggetti finalizzati a un fulgore estetico del singolo che trova la sua piena realizzazione nel sentirsi ammirato e invidiato.

Dall’Io ho all’Io sono
l vangelo di Luca 14,33 si chiude così:«…chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.»Non faccio una esegesi, ma una riflessione.Che cosa sono gli averi? La risposta immediata è: le cose materiali che si possiedono. Quindi qualcosa di tangibile. Ma si tratta solo di questo?Una volta obbedito all’invito […]

Il Tao, come l’ho capito io – 81
LXXXI – L’EMERSIONE DEL NATURALE Parole autentiche non sono adorne; parole adorne autentiche non sono. Colui che è buono, non sfoggia parole, e chi sfoggia parole, non è buono. Chi sa di tutto, certo con è saggio; né chi è saggio, di certo, sa di tutto. Il vero saggio per sé non provvede: se si […]

Il Tao, come l’ho capito io – 80
LXXX – ISOLARSI Piccoli regni con pochi abitanti: arnesi da lavoro in luogo d’uomini (sian dieci o cento) il popolo non usi. Tema la morte e fuori non emigri. Se anche vi son navigli e vi son carri, il popolo non tenti di salirvi; se anche vi son corazze e vi son armi, mai e […]

Il Tao, come l’ho capito io – 79
LXXIX – TENER FEDE AL PATTO Quando ripari un gran torto hai certo un torto residuo. Come puoi considerarlo un bene? Per questo il santo tiene per sé la parte sinistra del patto e non esige dagli altri. Quei che ha virtù bada all’obbligo suo, quei che non ha virtù bada alle infrazioni altrui. La […]

Il Tao, come l’ho capito io – 78
LXXVIII – PORTARE IL FARDELLO DELLA SINCERITÀ Nulla al mondo è più molle e più debole dell’acqua eppur nell’abradere ciò che è duro e forte nessuno riesce a superarla, nell’uso nulla può cambiarla. La debolezza vince la forza, la mollezza vince la durezza: al mondo non v’è nessuno che non lo sappia, ma nessuno v’è […]

Il Tao, come l’ho capito io – 77
LXXVII – LA VIA DEL CIELO La Via del Cielo come è simile all’armar l’arco! Quel ch’è alto viene abbassato, quel ch’è basso viene innalzato, quello che eccede viene ridotto, quel che difetta viene accresciuto. La Via del Cielo è di diminuire a chi ha in eccedenza e di aggiungere a chi non ha a […]

Il Tao, come l’ho capito io – 76
LXXVI – GUARDARSI DALLA FORZA Alla nascita l’uomo è molle e debole, alla morte è duro e forte. Tutte le creature, l’erbe e le piante quando vivono son molli e tenere quando muoiono son aride e secche. Durezza e forza sono compagne della morte, mollezza e debolezza sono compagne della vita. Per questo chi si […]

Il Tao, come l’ho capito io – 75
LXXV – I DANNI DELLA CUPIDIGIA Il popolo soffre la fame perché chi sta sopra divora troppe tasse: ecco perché soffre la fame. Il popolo con difficoltà si governa perché chi sta sopra s’affaccenda: ecco perché con difficoltà si governa. Il popolo dà poca importanza alla morte perché chi sta sopra cerca l’intensità della vita: […]

Il Tao, come l’ho capito io – 74
LXXIV – REPRIMERE GLI INGANNI Quando il popolo non teme di morire a che vale impaurirlo con la morte? Se faccio si che il popolo sempre tema di morire e quei che induce in inganno io possa prenderlo e metterlo a morte, chi sarà tanto ardito? Sempre mandi a morte chi ne ha la potestà, […]

Il Tao, come l’ho capito io – 73
LXXIII – QUEL CHE LASCIA AGIRE Muore chi nell’osare pone il coraggio, vive chi nel non osare pone il coraggio: di questi due l’uno è profitto e l’altro è danno. Di quel che il cielo ha in odio chi conosce la ragione? Per questo il santo reputa difficile il primo. La Via del Cielo è […]

Il Tao, come l’ho capito io – 72
LXXII – AVER CURA DI SÉ Quando il popolo non teme la tua autorità allora sopravviene la grande autorità. Non trovare angusto ciò che ti dà pace, non disgustarti di ciò che ti fa vivere, poiché solo chi non se ne disgusta non disgusta. Per questo il santo di sé conosce ma di sé non […]

Il Tao, come l’ho capito io – 71
LXXI – IL DIFETTO DELLA SAPIENZA Somma cosa è l’ignoranza del sapiente, insania è la sapienza dell’ignorante. Solo chi si affligge di questa insania non è insano. Il santo non è insano perché si affligge di questa insania. Per questo non è insano. Siamo davanti al paradosso socratico: So di non sapere. Chi conosce il […]
Il Tao, come l’ho capito io – 70
LXX – LA DIFFICOLTÀ DI INTENDERE Le mie parole facilmente si intendono e facilmente si attuano, ma nessuno al mondo sa intenderle, nessuno al mondo sa attuarle. Le mie parole hanno un progenitore, le mie imprese hanno un principe, ma appunto perché non le intendono non intendono me. Poiché quelli che mi intendono sono rari […]
Il Tao, come l’ho capito io – 69
LXIX – L’USO DEL MISTERO Sull’adoperar gli eserciti c’è un detto: non oso far da padrone e faccio l’ospite, non oso avanzar d’un pollice e indietreggio di un piede. Questo vuol dire che non vi sono truppe da schierare, che non vi sono braccia da denudare, che non vi sono armi da impugnare. Sventura non […]
Il Tao, come l’ho capito io – 68
LXVIII – RENDERSI EGUALE AL CIELO Chi ben fa il capitano non è irruente, chi ben guerreggia non è impetuoso, chi ben vince il nemico non dà battaglia, chi bene adopera gli uomini se ne pone al di sotto: questa è la virtù del non contendere, questa è la forza dell’adoprar gli uomini, questo è […]
Il Tao, come l’ho capito io – 67
LXVII – LE TRE COSE PREZIOSE Tutti al mondo dicono che il mio Tao è grande ma che sembra non esser simile a nulla. Proprio perché è grande sembra che non sia simile a nulla, se fosse simile a qualcosa l’impaccerebbe la sua piccolezza. Io ho tre cose preziose che mi tengo ben strette e […]
Il Tao, come l’ho capito io – 66
LXVI – POSPORRE SÉ STESSO La ragione per cui fiumi e mari possono essere sovrani di cento valli è che ben se ne tengono al disotto: perciò possono essere sovrani di cento valli. Così chi vuole stare disopra al popolo con i detti se ne pone al disotto, chi vuol stare davanti al popolo con […]
Il Tao, come l’ho capito io – 65
LXV – LA PURA VIRTÙ In antico chi ben praticava il Tao con esso non rendeva perspicace il popolo, ma con esso si sforzava di renderlo ottuso: il popolo con difficoltà si governa poiché la sua sapienza è troppa. Perciò governare il regno con la sapienza è la rovina del regno, governare il regno non […]
Il Tao, come l’ho capito io – 64
LXIV – ATTENERSI AL PICCOLO Quello che è fermo con facilità si trattiene, quello che non è cominciato con facilità si divisa1, quello che è fragile con facilità si spezza, quello che è minuto con facilità si disperde: opera quando ancora non è in essere, ordina quando ancora non è in disordine. Un albero che […]
Il Tao, come l’ho capito io – 63
LXIII – L’INIZIO FAVOREVOLE Pratica il non agire, imprendi il non imprendere, assapora l’insapore, considera grande il piccolo e molto il poco, ripaga il torto con la virtù. Progetta il difficile nel suo facile, opera il grande nel suo piccolo: le imprese più difficili sotto il cielo certo cominciano nel facile, le imprese più grandi […]
Il Tao, come l’ho capito io – 62
LXII – PRATICARE IL TAO Ecco che cosa è il Tao: il rifugio delle creature, tesoro per il buono, protezione per il malvagio. A parlarne con elogio si può tener mercato, a seguirlo con rispetto si può emergere sugli altri. Degli uomini malvagi quale può essere respinto? Per questo si pone sul trono il Figlio […]
Il Tao, come l’ho capito io – 61
LXI- LA VIRTÙ DELL’UMILTÀ Il gran regno che si tiene in basso è la confluenza del mondo, è la femmina del mondo. La femmina sempre vince il maschio con la quiete, poiché chetamente se ne sta sottomessa. Per questo il gran regno che si pone al disotto del piccolo regno attrae il piccolo regno, il […]
Il Tao, come l’ho capito io – 60
LX – STARE NELLA DIGNITÀ REGALE Governare un gran regno è come friggere pesciolini minuti. Quando si sovrintende al mondo con il Tao i mani1 non mostrano la potenza loro. Non che i mani non abbiano potenza ma la potenza loro non nuoce agli uomini, non che la potenza loro non nuoccia agli uomini ma […]
Il Tao, come l’ho capito io – 59
LIX – MANTENERSI NEL TAO Nel governare gli uomini e nel servire il Cielo nulla è meglio della parsimonia, perché solo la parsimonia antepone l’ottenere. Anteporre l’ottenere significa accumulare virtù. Chi accumula virtù tutto sottomette, quando tutto sottomette nessuno conosce il suo culmine, quando nessuno conosce il suo culmine ei può possedere il regno. Chi […]
Il Tao, come l’ho capito io – 58
LVIII – ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI Quando il governo di tutto si disinteressa il popolo è unito, quando il governo in tutto si intromette il popolo è frammentato. La fortuna si origina dalla sfortuna, la sfortuna si nasconde nella fortuna. Chi ne conosce il culmine? Quei che non corregge. La correzione si converte in falsità, il […]
Il Tao, come l’ho capito io – 57
LVII – RENDERE PURI I COSTUMI Quando con la correzione si governa il mondo con la falsità s’adopran l’armi: il mondo si regge col non imprendere. Da che so che è così? Dal presente. Più numerosi ha il sovrano i giorni nefasti e le parole proibite più il popolo cade in miseria, più numerosi ha […]
Il Tao, come l’ho capito io – 56
LVI – LA MISTERIOSA VIRTÙ Quei che sa non parla, quei che parla non sa. Chi ostruisce il suo varco, chiude la sua porta, smussa le sue punte, districa i suoi nodi, mitiga il suo splendore, si rende simile alla sua polvere, dicesi accomunato col mistero. Per questo costui non può essere attirato né può […]
Il Tao, come l’ho capito io – 55
LV – IL SIMBOLO DEL MISTERO Quei che racchiude in sé la pienezza della virtù è paragonabile ad un pargolo, che velenosi insetti e serpi non attoscano1, belve feroci non artigliano, uccelli rapaci non adunghiano2. Deboli ha l’ossa e molli i muscoli eppur la sua stretta è salda, ancor non sa dell’unione dei sessi eppur […]
Il Tao, come l’ho capito io – 54
LIV-COLTIVARE E CONTEMPLARE Chi ben si fonda non vien divelto, a chi ben stringe non vien tolto: con questa Via figli e nipoti gli offriranno sacrifici ininterrotti. Se la coltiva nella persona la sua virtù è la genuinità, se la coltiva nella famiglia la sua virtù è la sovrabbondanza, se la coltiva nel villaggio la […]
Il Tao, come l’ho capito io – 53
LIII – TRARRE PROFITTO DALLE PROVE Se avessimo grande sapienza cammineremmo nella gran Via e solo di agire temeremmo. La gran Via è assai piana, ma la gente preferisce i sentieri. Quando il palazzo reale è troppo ben tenuto i campi son del tutto incolti e i granai son del tutto vuoti. Indossar vesti eleganti […]
Il Tao, come l’ho capito io – 52
LII – VOLGERSI ALL’ORIGINE Il mondo ebbe un principio che fu la madre del mondo. Chi è pervenuto alla madre da essa conosce il figlio, chi conosce il figlio e torna a conservar la madre fino alla morte non corre pericolo. Chi ostruisce il suo varco e chiude la sua porta per tutta la vita […]
Il Tao, come l’ho capito io – 51
LI – LA VIRTÙ CHE NUTRE Il Tao le fa vivere, la virtù le alleva, con la materia dà loro la forma, con le vicende dà loro la completezza. Per questo le creature tutte venerano il Tao e onorano la virtù: venerare il Tao e onorare la virtù nessuno lo comanda ma viene ognor spontaneo. […]
Il Tao, come l’ho capito io – 50
L – TENERE IN PREGIO LA VITA Uscire è vivere, entrare è morire. Seguaci della vita sono tre su dieci, seguaci della morte sono tre su dieci, gli uomini che la vita tramutano in disposizione alla morte son pur essi tre su dieci. Per qual motivo? Perché vivono l’intensità della vita. Or io ho appreso […]
Il Tao, come l’ho capito io – 49
XLIX – CONFIDARE NELLA VIRTÙ Il santo non ha un cuore immutabile, ha per cuore il cuore dei cento cognomi. Per me è bene ciò che hanno di buono, ed è bene anche ciò che hanno di non buono, la virtù li rende buoni; per me è sincerità ciò che hanno di sincero, ed è […]
Il Tao, come l’ho capito io – 48
XLVIII – OBLIARE LA SAPIENZA Chi si dedica allo studio ogni dì aggiunge, chi pratica il Tao ogni dì toglie, toglie ed ancor toglie fino ad arrivare al non agire: quando non agisce nulla v’è che non sia fatto. Quei che regge il mondo sempre lo faccia senza imprendere, se poi imprende non è atto […]
Il Tao, come l’ho capito io – 47
XLVII – SCRUTARE CIÒ CHE È LONTANO Senza uscir dalla porta conosci il mondo, senza guardar dalla finestra scorgi la Via del Cielo. Più lungi te ne vai meno conosci. Per questo il santo non va dattorno eppur conosce, non vede e più discerne, non agisce eppur completa. Chi è nel Tao (il santo o […]
Il Tao, come l’ho capito io – 46
XLVI – ESSER PARCO NELLE BRAME Quando nel mondo vige il Tao i cavalli veloci sono mandati a concimare i campi, quando nel mondo non vige il Tao i cavalli da battaglia vivono ai confini. Colpa non v’è più grande che secondar le brame, sventura non v’è più grande che non saper accontentarsi, difetto non […]
Il Tao, come l’ho capito io – 45
XLV – L’IMMENSA VIRTÙ La grande completezza è come spezzettamento che nell’uso non si rompe, la grande pienezza è come vuotezza che nell’uso non si esaurisce, la grande dirittura è come sinuosità, la grande abilità è come inettitudine, la grande eloquenza è come balbettio. L’agitazione finisce nell’algore1, la quiete finisce nel calore: la pura quiete […]
Il Tao, come l’ho capito io – 44
XLIV – IL FERMO AMMONIMENTO Tra fama e persona che è più caro? Tra persona e beni che è più importante? Tra acquistare e perdere che è più penoso? Per questo chi ardentemente brama certo assai sperpera, chi molto accumula certo assai perde. Chi sa accontentarsi non subisce oltraggio, chi sa contenersi non corre pericolo […]
Il Tao, come l’ho capito io – 43
XLIII – LO STRUMENTO UNIVERSALE Ciò che v’è di più molle al mondo assoggetta ciò che v’è di più duro al mondo, quel che non ha esistenza penetra là dove non sono interstizi. Da questo so che v’è profitto nel non agire. All’insegnamento non detto, al profitto del non agire, pochi di quelli che sono […]
Il Tao, come l’ho capito io – 42
XLII – LE TRASFORMAZIONI DEL TAO Il Tao generò l’Uno, l’Uno generò il Due, il Due generò il Tre, il Tre generò le diecimila creature. Le creature voltano le spalle allo yin e volgono il volto allo yang, il Qi infuso le rende armoniose. Ciò che l’uomo detesta è d’essere orfano, scarso di virtù, incapace, […]
Il Tao, come l’ho capito io – 41
XLI – EQUIPARA LE DIVERSITÀ Quando il gran dotto apprende il Tao lo pratica con tutte le sue forze, quando il medio dotto apprende il Tao or lo conserva ed or lo perde, quando l’infimo dotto apprende il Tao se ne fa grandi risate: se non fosse deriso non sarebbe degno d’essere il Tao. Perciò […]
Il Tao, come l’ho capito io – 40
XL – DOVE ANDARE E CHE ADOPERARE Il tornare è il movimento del Tao, la debolezza è quel che adopra il Tao. Le diecimila creature che sono sotto il cielo hanno vita dall’essere, l’essere ha vita dal non-essere. La scienza ci dice che l’ipotesi più accreditata della nascita dell’Universo sia il Big Bang questo grande […]
Il Tao, come l’ho capito io – 39
XXXIX – UNIFORMARSI AL FONDAMENTO In principio questi ottennero l’Uno: il Cielo l’ottenne e per esso fu puro, la Terra l’ottenne e per esso fu tranquilla, gli esseri sovrannaturali l’ottennero e per esso furono potenti, la valle l’ottenne e per esso fu ricolma, le creature l’ottennero e per esso vissero, principi e sovrani l’ottennero e […]
Il Tao, come l’ho capito io – 38
XXXVIII – ESPONE LA VIRTÙ La virtù somma non si fa virtù per questo ha virtù, la virtù inferiore non manca di farsi virtù per questo non ha virtù. La virtù somma non agisce ma non ha necessità di agire, la virtù inferiore agisce ma ha necessità di agire. La somma carità agisce ma non […]
Il Tao, come l’ho capito io – 37
XXXVII – ESERCITARE IL GOVERNO Il Tao in eterno non agisce e nulla v’è che non sia fatto. Se principi e sovrani fossero capaci d’attenervisi, le creature da sé si trasformerebbero. Quelli che per trasformarle bramassero operare io li acquieterei con la semplicità di quel che non ha nome anch’esse non avrebbero brame, quando non […]
Il Tao, come l’ho capito io – 36
XXXVI – L’OCCULTO E IL PALESE Quei che vuoi che si contragga devi farlo espandere, quei che vuoi che s’indebolisca devi farlo rafforzare, quei che vuoi che rovini devi farlo prosperare, a quei che vuoi che sia tolto devi dare. Questo è l’occulto e il palese. Mollezza e debolezza vincono durezza e forza. Al pesce […]
Il Tao, come l’ho capito io – 35
XXXV – LA VIRTÙ DELLA CARITÀ Verso chi tiene in sé la grande immagine il mondo accorre, accorre e non riceve danno ma calma e pace grandi. Attratto da musiche e bevande prelibate si ferma il viator che passa, ma quel che al Tao esce di bocca com’è scipito! non ha sapore. A guardarlo non […]
Il Tao, come l’ho capito io – 34
XXXIV – CONFIDARE NEL PERFETTO Come è universale il gran Tao! può stare a sinistra come a destra. In esso fidando vengono alla vita le creature ed esso non le rifiuta, l’opera compiuta non chiama sua. Veste e nutre le creature ma non se ne fa signore, esso che sempre non ha brame può esser […]
Il Tao, come l’ho capito io – 33
XXXIII – LA VIRTÙ DEL DISCERNIMENTO Chi conosce gli altri è sapiente, chi conosce sé stesso è illuminato. Chi vince gli altri è potente, chi vince sé stesso è forte. Chi sa contentarsi è ricco, chi strenuamente opera attua i suoi intenti. A lungo dura chi non si diparte dal suo stato, ha vita perenne […]
Il Tao, come l’ho capito io – 32
XXXII – LA VIRTÙ DEL SANTO Il Tao in eterno è senza nome, è grezzo per quanto minimo sia, nessuno al mondo è capace di fargli da ministro. Se principi e sovrani fossero capaci di attenervisi, le diecimila creature da sé si sottometterebbero, il Cielo in mutuo accordo con la Terra farebbe discendere soave rugiada […]
Il Tao, come l’ho capito io – 31
XXXI – DESISTERE DALLE OPERAZIONI MILITARI Ecco che son le belle armi: strumenti del malvagio che le creature han sempre detestati. Per questo non rimane chi pratica il Tao. Il saggio, che è pacifico, tiene in pregio la sinistra, chi adopra l’armi tiene in pregio la destra. Ecco che son l’armi: strumenti del malvagio non […]
Il Tao, come l’ho capito io – 30
XXX – LIMITARE LE OPERAZIONI MILITARI Quei che col Tao assiste il sovrano non fa violenza al mondo con le armi, nelle sue imprese preferisce controbattere. Là dove stanziano le milizie nascono sterpi e rovi, al seguito dei grandi eserciti vengono certo annate di miseria. Chi ben li adopra soccorre e basta, non osa con […]
Il Tao, come l’ho capito io – 29
XXIX – NON AGIRE Quei che volendo tenere il mondo lo governa, a mio parere non vi riuscirà giammai. Il mondo è un vaso sovrannaturale che non si può governare: chi governa lo corrompe, chi dirige lo svia, poiché tra le creature taluna precede ed altra segue, taluna è calda ed altra è fredda, taluna […]
Il Tao, come l’ho capito io – 28
XXVIII – TORNARE ALLA SEMPLICITÀ Chi sa d’esser maschio e si mantiene femmina è la forra del mondo, essendo la forra del mondo la virtù mai non si separa da lui ed ei ritorna ad essere un pargolo. Chi sa d’esser candido e si mantiene oscuro è il modello del mondo, essendo il modello del […]
Il Tao, come l’ho capito io – 27
XXVII – L’USO DELL’ABILITA’ Chi ben viaggia non lascia solchi né impronte, chi ben parla non ha pecche né biasimi, chi ben conta non adopra bastoncelli né listelle, chi ben chiude non usa sbarre né paletti eppure non si può aprire, chi ben lega non usa corde né vincoli eppure non si può sciogliere. Per […]
Il Tao, come l’ho capito io – 26
XXVI – LA VIRTÙ DEL GRAVE Il grave è radice del leggero, il quieto è signore dell’irrequieto. Per questo il santo viaggia tutto il giorno senza discostarsi dal bagaglio, anche se possiede palazzi regali placidamente se ne sta distaccato. Che sarà se il signore di diecimila carri leggero si fa nel mondo? Se è leggero […]
Il Tao, come l’ho capito io – 25
XXV – RAFFIGURA L’ORIGINE C’è un qualcosa che completa nel caos, il quale vive prima del Cielo e della Terra. Come è silente, come è vacuo! Se ne sta solingo senza mutare, ovunque s’aggira senza correr pericolo, si può dire la madre di ciò che è sotto il cielo. Io non ne conosco il nome […]
Il Tao, come l’ho capito io – 24
XXIV – LA PENOSA BENIGNITÀ Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a gambe larghe non cammina, chi da sé vede non è illuminato, chi da sé s’approva non splende, chi da sé si gloria non ha merito, chi da sé s’esalta non dura a lungo. Nel Tao queste cose […]
Il Tao, come l’ho capito io – 23
XXIII – ILVUOTO NON-ESSERE Il parlar dell’Insonoro è spontaneità. Per questo un turbine di vento non dura una mattina, un rovescio di pioggia non dura una giornata. Chi opera queste cose? Il Cielo e la Terra. Se perfino il Cielo e la Terra non possono persistere tanto più lo potrà l’uomo? Perciò compi le tue […]
Il Tao, come l’ho capito io – 22
XXII – L’UMILTÀ CHE ELEVA Se ti pieghi ti conservi, se ti curvi ti raddrizzi, se t’incavi ti riempi, se ti logori ti rinnovi, se miri al poco ottieni se miri al molto resti deluso. Per questo il santo preserva l’Uno e diviene modello al mondo. Non da sé vede perciò è illuminato, non da […]
Il Tao, come l’ho capito io – 21
XXI – SVUOTARE IL CUORE Il contenere di chi ha la virtù del vuoto solo al Tao s’adegua. Per le creature il Tao è indistinto e indeterminato. Oh, come indeterminato e indistinto nel suo seno racchiude le immagini! Oh, come indistinto e indeterminato nel suo seno racchiude gli archetipi! Oh, come profondo e misterioso nel […]
Il Tao, come l’ho capito io – 20
XX – DIFFERENZIARSI DAL VOLGO Tralascia lo studio e non avrai afflizioni. Tra un pronto e un tardo risponder sì quanto intercorre? Quel che gli altri temono non posso non temer io. Oh, quanto son distanti e ancor non s’arrestano! Tutti gli uomini sono sfrenati come a una festa o un banchetto sacrificale, come se […]
Il Tao, come l’ho capito io – 19
XIX – TORNARE ALLA PUREZZA Tralascia la santità e ripudia la sapienza e il popolo s’avvantaggerà di cento doppie, tralascia la carità e ripudia la giustizia ed esso tornerà alla pietà filiale e alla clemenza paterna, tralascia l’abilità e ripudia il lucro e più non vi saranno ladri e briganti. Quelle tre reputa formali e […]
Il Tao, come l’ho capito io – 18
XVIII – LO SCADIMENTO DEI COSTUMI Quando il gran Tao fu negletto s’ebbero carità e giustizia, quando apparvero intelligenza e sapienza s’ebbero le grandi imposture, quando i sei congiunti non furono in armonia s’ebbero pietà filiale e clemenza paterna, quando gli stati caddero nel disordine s’ebbero i ministri leali. Con il grande Tao, tutto era […]
Il Tao, come l’ho capito io – 17
XVII – LA PURA INFLUENZA Dei grandi sovrani il popolo sapeva che esistevano, vennero poi quelli che amò ed esaltò, e poi quelli che temette, e poi quelli di cui si fece beffe: quando la sincerità venne meno s’ebbe l’insincerità. Com’erano pensosi i primi nel soppesar le loro parole! Ad opera compiuta e ad impresa […]
Il Tao, come l’ho capito io – 16
XVI – VOLGERSI ALLA RADICE Arrivare alla vacuità è il culmine, mantenere la quiete è schiettezza: le diecimila creature insieme sorgono ed io le vedo ritornare a quelle, quando le creature hanno avuto il lor rigoglio ciascuna fa ritorno alla sua radice. Tornare alla radice è quiete, il che vuol dire restituire il mandato, restituire […]
Il Tao, come l’ho capito io – 15
XV – APPALESA LA VIRTÙ Quelli che in antico eccellevano come adepti del Tao penetravano l’arcano e comunicavano col mistero, erano profondi da non poter essere compresi. Proprio perché non possono essere compresi io mi sforzerò di darne i tratti. Irresoluti erano come chi d’inverno guada un fiume, guardinghi erano come chi teme i vicini […]
Il Tao, come l’ho capito io – 14
XIV – INTRODUCE AL MISTERO A guardarlo non lo vedi, di nome è detto l’Incolore. Ad ascoltarlo non lo odi, di nome è detto l’Insonoro. Ad afferrarlo non lo prendi, di nome è detto l’Informe. Questi tre non consentono di scrutarlo a fondo, ma uniti insieme formano l’Uno. Non è splendente in alto non è […]
Il Tao, come l’ho capito io – 13
XIII – RESPINGERE LA VERGOGNA Favore e sfavore fanno paura, pregiar la propria persona è gran sventura. Che significa favore e sfavore fan paura? Il favore è un abbassarsi: nell’ottenerlo si ha paura, di perderlo si ha paura. Questo significa favore e sfavore fan paura. Che significa pregiar la propria persona è gran sventura? La […]
Il Tao, come l’ho capito io – 12
XII – REPRIMERE LE BRAME I cinque colori fan sì che s’acciechi l’occhio dell’uomo, le cinque note fan sì che s’assordi l’orecchio dell’uomo, i cinque sapori fan sì che falli la bocca dell’uomo, la corsa e la caccia fan sì che s’imbesti il cuore dell’uomo, i beni che con difficoltà si ottengono fan sì che […]
Il Tao, come l’ho capito io – 11
XI – L’UTILITÀ DEL NON-ESSERE Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo e nel suo non-essere si ha l’utilità del carro, s’impasta l’argilla per fare un vaso e nel suo non-essere si ha l’utilità del vaso, s’aprono porte e finestre per fare una casa e nel suo non-essere si ha l’utilità della casa. Perciò […]
Il Tao, come l’ho capito io – 10
X – SAPER AGIRE Preserva l’Uno dimorando nelle due anime: sei capace di non farle separare? Pervieni all’estrema mollezza conservando il Qi : sei capace d’essere un pargolo? Purificato e mondo abbi visione del mistero: sei capace d’esser senza pecca? Governa il regno amando il popolo: sei capace di non aver sapienza? All’aprirsi e al […]
Il Tao, come l’ho capito io – 9
IX – TENDERE ALL’INCOLORE Chi colma ciò che possiede meglio farebbe a desistere, chi batte a fino ciò che è appuntito non lo mantiene a lungo intatto. Un palazzo colmo d’oro e di gemme non si può conservare, chi si fa arrogante perché ricco e nobile procura da sé la sua rovina. Ad opera compiuta […]
Il Tao, come l’ho capito io – 8
VIII – TORNARE ALLE QUALITÀ NATURALI Il sommo bene è come l’acqua: l’acqua ben giova alle creature e non contende, resta nel posto che gli uomini disdegnano. Per questo è quasi simile al Tao. Nel ristare si adatta al terreno, nel volere s’adatta all’abisso, nel donare s’adatta alla carità, nel dire s’adatta alla sincerità, nel […]
Il Tao, come l’ho capito io – 7
VII – OCCULTARE LA LUCE Il Cielo è perpetuo e la Terra perenne. La ragione per cui il Cielo può essere perpetuo e la Terra perenne è che non vivono per sé stessi: perciò possono vivere a lungo. Per questo il santo pospone la sua persona e la sua persona viene premessa, apparta la sua […]
Il Tao, come l’ho capito io – 6
VI – COMPLETA L’IMMAGINE Lo spirito della valle non muore, è la misteriosa femmina. La porta della misteriosa femmina è la scaturigine del Cielo e della Terra. Perennemente ininterrotto come se esistesse viene usato ma non si stanca. La visione poetica di Lao Tsu ci porta alla misericordia. Lo spirito della valle, ovvero ciò che […]
Il Tao, come l’ho capito io – 5
V – L’USO DEL VUOTO Il Cielo e la Terra non usano carità, tengono le diecimila creature per cani di paglia. Il santo non usa carità tiene i cento cognomi per cani di paglia. Lo spazio tra Cielo e Terra come somiglia a un mantice! Si vuota ma non si esaurisce, si muove ed ancora […]
Il Tao, come l’ho capito io – 4
IV – QUEL CHE NON HA ORIGINE Il Tao viene usato perché è vuoto e non è mai pieno. Quale abisso! sembra il progenitore delle diecimila creature. Smussa le sue punte, districa i suoi nodi, mitiga il suo splendore, si rende simile alla sua polvere. Quale profondità! sembra che da sempre esista. Non so di […]
Il Tao, come l’ho capito io – 3
III – TENERE TRANQUILLO IL POPOLO Non esaltare i più capaci fa sì che il popolo non contenda, non pregiare i beni che con difficoltà s’ottengono fa sì che il popolo non diventi ladro, non ostentare ciò che può desiderarsi fa sì che il cuore del popolo non si turbi. Per questo il governo del […]
Il Tao, come l’ho capito io – 2
II – NUTRIRE LA PERSONA Sotto il cielo tutti sanno che il bello è bello, di qui il brutto, sanno che il bene è bene, di qui il male. È così che essere e non-essere si danno nascita fra loro, facile e difficile si danno compimento fra loro, lungo e corto si danno misura fra […]
Il Tao, come l’ho capito io – 1
I – DELINEA IL TAO Il Tao che può essere detto non è l’eterno Tao, il nome che può essere nominato non è l’eterno nome. Senza nome è il principio del Cielo e della Terra, quando ha nome è la madre delle diecimila creature. Perciò chi non ha mai desideri ne contempla l’arcano, chi sempre […]

Camminare sulle acque
Ci ho messo tanti anni prima di scrivere queste parole, ma in questo periodo ho raccolto dei passi del Vangelo e vi ho trovato un nesso, un insegnamento. Gli episodi hanno come palcoscenico le acque. Non l’acqua, che non è altro che un molecola fondamentale per la nostra vita, una molecola con cui ognuno di […]

Lazzaro e il ricco epulone
Lc 16,19-31 In quel tempo, Gesù disse ai farisei:«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i […]

Perché tutto ha un nome e perché è un inganno
1) In principio…Tutto quello che vediamo è nato da un suono, lo sta provando a fatica anche la scienza, ma nella vita di ogni umano c’è un sentire che va oltre i calcoli e i teoremi, un sentire che ci permette di intuire che c’è un oltre, che qualcosa di più complesso e amorevole ci […]

Sotto un pioppo bianco
Mi sto riparando dalla canicola e dal sole di un mezzogiorno estivo sotto un grande pioppo bianco. Un sospiro di vento muove le sue foglie e l’erba, mi avvolge e mi ritempra il corpo, respiro purezza. Alzo piano la testa per cogliere la sommità: come sei bello, caro pioppo! Non possono entrare nel tuo spazio […]

Godersi la vita
Sfogliando un rotocalco ci passa davanti una proposta di vita che non appartiene alla maggioranza. Foto di gente più o meno bella, ben curata e, soprattutto, ricca. Un popolo elitario che si incontra negli stessi luoghi, alle stesse serate di gala, ostentando sorrisi e agiatezza. A noi, poveri grami, quella vita la possiamo solo sfogliare […]

Non agire
Ritrovarsi in un groviglio di pensieri che spingono disordinatamente per uscire e avere una pagina bianca dove adagiarli ordinatamente, senza sapere da dove cominciare, è imbarazzante.

La sofferenza di Gianluca
Dopo un’esegesi Gianluca mi ha scritto:Grazie Alberto. Devo dire che questa interpretazione non mi trova particolarmente entusiasta. Trovo questa parabola troppo di parte. Troppo a favore di un racconto romano-giudaico-fariseo. Non riesco a capire perché, da parte degli esegeti attuali, questo rimarcare ebraico. Questo non riuscire a liberare Gesù da una corruzione di testi che […]

Che cosa e chi guarda?
È vero che i poeti ci fanno pauraperché i poeti accarezzano troppo le gobbe,amano l’odore delle armie odiano la fine della giornata.Perché i poeti aprono sempre la loro finestraanche se noi diciamo che èuna finestra sbagliata.(Claudio Lolli) “Che cosa e chi guarda?”, è la domanda posta a valle di un incontro yoga domenicale dal mio […]

Il lato oscuro
Nell’agosto del 2017 nella notte di luna nuova noi che partecipavamo al gruppo yoga al mare, ci siamo trovati per capire, attraverso pratiche yoga, poesie, racconti, esegesi se esisteva un lato oscuro. Laura aveva esplorato il lato oscuro femminile raccontando di Lilith, la prima compagna di Adamo. Intuendo che avrebbe affascinato la platea e avrebbe […]

I colori dei chakra
Rosso Avete una visione distorta di me. Pensate che io sia il colore dell’amore, quando lo stilizzate fate riferimento a un cuore rosso; la Rivoluzione francese, invece, mi ha incaricato di rappresentare la fratellanza. Oh, sono riconoscimenti importanti e ve ne sono grato, ma non sono io che me ne occupo. Non rattristatevi, continuate pure […]

Serata yoga 19/12/2019 – parte seconda
La purezza. Siamo nel periodo natalizio, si respira un’atmosfera che dovrebbe portare alla serenità all’armonia, al calore familiare, anche senza le luci e i panettoni della pubblicità. Al Natale associamo l’idea della neve, sebbene a Natale qui non si sia mai vista, perché la neve è candida, ci evoca la purezza. In questo contesto leggiamo […]

Serata yoga 19/12/2019 – parte prima
Sono stato invitato qui stasera per un intervento che sarà diviso in due momenti, nell’intermezzo ci saranno delle pratiche yoga a altre sorprese. Il tema che mi ha affidato Gianluca è di riflettere, in questo clima natalizio, della purezza. Dobbiamo capire che cosa intendiamo per purezza. È un termine che, in ambito religioso, ci accompagna […]

Lc 1,26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto […]

Mt 9, 35-10,1.6-8
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono […]

I rami dell’amore
Ho fatto bene allora a tacerlo o glielo dovevo dire? Non riesco ancora oggi a darmi una risposta, di anni ne sono trascorsi molti, mamma mia quanti! Non importa a chi lo dovevo dire e che cosa le dovevo dire; rientra in quelle situazioni che cataloghiamo come ‘occasione persa’. È accaduto nel millennio scorso eppure […]

Caino
«Ho iniziato a leggere “La Bibbia”, AA. VV., ma lo trovo anacronistico, poco credibile, zeppo di soprusi, violenze gratuite e discriminazioni in nome di Dio (specialmente la prima parte): insomma, un bestseller sopravvalutato, secondo me… :)»

La preghiera del mattino
Di mattina spesso mi soffermo un attimo a guardare verso Est la luce del nuovo giorno. Mi piace vedere il sole alzarsi piano piano. Mi racconto che lo faccio per rispettare un rito antico, una cerimonia che l’uomo ha iniziato a compiere da quanto gli è nata l’inquietudine della preesistenza e ha dovuto inventarsi un […]

Contro il potere del maschio
Domenica scorsa la lettura del Vangelo si è soffermata su Mc 10,2-16. Il parroco, ma credo sia stata un’omelia comune, ha interpretato il passo evangelico come la legge messianica che abolisce il divorzio. Se da un lato il mio parroco ha avuto l’intelligenza di richiamare l’attenzione alla sacralità del matrimonio, visto come momento alto dell’esistenza […]

Redentor
Dio aveva visto che Venezia era superba, pensava di poter vivere senza di Lui, ingrata verso Dio per i doni ricevuti. Così Dio lasciò che il morbo della peste si difondesse pure in laguna. I politici si affidarono alla scienza di allora, ma i morti si sommavano ai morti. Così decisero di rivolgersi a Dio […]

Triduo pasquale
Il Giovedì Santo mi è morto un parente e ho scoperto che la Chiesa, durante il Triduo pasquale, non pratica le messe ai defunti. Quindi la salma dovrà aspettare che passi Pasqua per avere le esequie. Mi sono meravigliato per la gabbia di dottrina in cui si sono cacciati i seguaci di Gesù, che hanno […]

A messa
Domenica, durante la messa, ho guardato le facce dei presenti. Guardavo don Joshi, non so come cavolo si scrive, un giovane prete venuto dall’immensa India in questo buco di mondo a spiegarci la Parola. È bravo, non ti fa addormentare, fa delle prediche che ti incitano ad agire, ma è sempre bene attento a non […]