Il Tao, come l’ho capito io – 17

XVII – LA PURA INFLUENZA
Dei grandi sovrani il popolo sapeva che esistevano,
vennero poi quelli che amò ed esaltò,
e poi quelli che temette,
e poi quelli di cui si fece beffe:
quando la sincerità venne meno
s'ebbe l'insincerità.
Com'erano pensosi i primi nel soppesar le loro parole!
Ad opera compiuta e ad impresa riuscita
dicevano i cento cognomi: siamo così da noi stessi.

Nei confronti dei grandi sovrani (o i grandi uomini della Storia) il popolo sapeva che esistevano e si sono approcciati a loro in modo diverso, nel senso che non si sentivano sudditi, ma persone libere. Coloro che permanevano nel non agire e attuavano l’insegnamento non detto, erano amati; coloro che erano incapaci di operare con giustizia comandavano con l’autorità e la prepotenza, quindi erano temuti (venivano obbediti per timore, non per amore); Coloro che governavano senza sapienza venivano sbeffeggiati (il nostro Paese ne ha vissuti molti di governanti incapaci o disonesti, tanto che il popolo ha appreso l’arte di arrangiarsi).

Così come quando non governiamo il nostro corpo e insorgono malattie, così è nella società. Se un governante non si pone a servizio, allora nascono pecche, errori, provvisorietà, bugie. La mancanza di sincerità è una mancanza di spontaneità, ci sono secondi fini, il corpo sociale ne risente, si ammala.

Coloro che invece stavano nel non agire e nel non detto, riflettevano a lungo, soppesavano le parole, dicevano il giusto (rimanda all’invito di Gesù: “Che il vostro parlare sia sì,sì no,no”). Questa attitudine dei grandi sovrani ha fatto sì che alla fine il popolo fosse convinto che le cose non potevano andare in un altro modo, doveva essere così, non sapevano di essere stati guidati. Mi ricorda le parole che disse un mio maestro, Antonio Cortese: “Il formatore lavora per la sua morte”. Nel senso che bisogna lavorare per la liberazione delle persone, si devono sentire mature, in grado di agire, che quello che sono e fanno è parte del loro bagaglio, non devono sentirsi in debito con nessuno.

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