XLII - LE TRASFORMAZIONI DEL TAO Il Tao generò l'Uno, l'Uno generò il Due, il Due generò il Tre, il Tre generò le diecimila creature. Le creature voltano le spalle allo yin e volgono il volto allo yang, il Qi infuso le rende armoniose. Ciò che l'uomo detesta è d'essere orfano, scarso di virtù, incapace, eppur sovrani e duchi se ne fanno appellativi. Perciò tra le creature taluna diminuendosi s'accresce, taluna accrescendosi si diminuisce. Ciò che gli altri insegnano anch'io l'insegno: quelli che fan violenza non muoiono di morte naturale. Di questo farò l'avvio del mio insegnamento.
Un capitolo che racconta la genesi del mondo e il motivo dell’insegnamento di Lao Tzu. L’indefinito, il non-essere, ha dato origine all’Uno, il Tao; questi generò il due, cioè Yin e Yang; dallo Yin e Yang sono nati il Cielo, la Terra e gli esseri, da questi sono state generate le diecimila creature.
Tutte le creature hanno dentro queste forze vitali e oscillano tra queste, dando armonia alla loro vita.
Gli umani detestano essere piccoli, semplici, limitati, eppure sono le caratteristiche degli uomini superiori (i sovrani). Ci riporta all’insegnamento di Gesù: «Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti.»
Chi si abbassa, si dedica al servizio, accresce in amore, mentre chi mira ad accrescere perde il senso della vita.
Conclude dicendo che i suoi insegnamenti si rifanno a quelli di altri; chi vive di violenza non muore di morte naturale, è davanti alla violenza che è nata la sua esigenza di riportarci alla retta via.