LVIII - ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI Quando il governo di tutto si disinteressa il popolo è unito, quando il governo in tutto si intromette il popolo è frammentato. La fortuna si origina dalla sfortuna, la sfortuna si nasconde nella fortuna. Chi ne conosce il culmine? Quei che non corregge. La correzione si converte in falsità, il bene si converte in presagio di sventura e ogni dì lo sconcerto del popolo si fa più profondo e più durevole. Per questo il santo è quadrato ma non taglia, è incorrotto ma non ferisce, è diritto ma non ostenta, è luminoso ma non abbaglia.
Se il governo non è gestito da gente ambiziosa, assetata di potere e vogliosa di ricchezze, il popolo è unito e prospera. Se il governo inizia a fare differenze (per avere dei tornaconti), si intromette nella naturale attività del popolo, il popolo cercherà delle situazioni di privilegio, nasceranno le divisioni e le meschinità.
Ricordiamoci che tutto è yin e yang, quindi la fortuna è originata dalla sfortuna e la sfortuna, quando tutto gira per il verso giusto, si nasconde dietro la fortuna, serve quindi saggezza.
Dove sta il punto di svolta? Quando la fortuna diventa sfortuna?
Quando il sovrano si intromette per cambiare gli eventi (quindi non segue il Tao).
Se si introdurranno correzioni alla vita spontanea, le regole imposte comporteranno l’uso delle armi per farle rispettare.
Sarà inevitabile: quello che era il bene, lascerà il campo alla sventura, il popolo si disorienterà, rimarrà sconcertato e sconvolto da quello che accadrà, ci si incamminerà nell’incomprensione e nella divisione.
Il sovrano saggio è una persona retta e non crea divisioni; è una persona che corregge senza ferire; invita a seguire la retta via, ma non la ostenta; è luminoso ma non acceca gli altri, tutti sono importanti.