Lei «Ma che bravo! Che cosa stai facendo?»
Lui «Che domande? Che cosa può fare uno piegato davanti a una fontanella con la mano concava e le labbra accostate? Beve! E io mi sto dissetando!»
Lei «Ah, ti disseti».
Lui «Sì. Vuoi bere pure tu?»
Lei «Ma hai visto quanta acqua hai sprecato?»
Lui «Beh, non è facile raccoglierla tutta con la mano»
Lei «E ti permetti di buttarla via, tanto che problemi ci sono, per quel che costa…»
Lui «Ce l’hai con me? E poi per non sprecarla questo pulsante è a tempo…»
Lei «Così è tutto a posto, vero?»
Lui «Ma che ti prende, ho solo bevuto».
Lei «Facile per te dire “ho solo bevuto”. Ma lo sai che siamo fatti per il 65% di acqua?»
Lui «E con questo?»
Lei «E che i quattro quinti del pianeta sono ricoperti d’acqua?»
Lui «Dovrei esserne sconvolto?»
Lei «E che solo il tre per cento di quest’acqua è potabile?»
Lui «E il mio 65% di acqua non è potabile, notizia rassicurante, non mi entusiasma l’idea che una persona si fermi a ciucciarmi per dissetarsi».
Lei «Cretino. La poca acqua potabile esistente è in larga parte inaccessibile. Quattromila bambini muoiono ogni anno a causa dell’acqua. Novecento milioni di esseri umani sono privi di acqua potabile… è una tragedia!»
Lui «Ne convengo, è una tragedia, ma che cosa posso farci io?»
Lei «È qui che ti volevo, vieni come me».
Lui «Dove?»
Lei «Vieni e non fare domande!»
Lui «Una profumeria? Non capisco…»
Lei «Dai, entriamo. Hai soldi con te?»
Lui «Sì».
Lei «Bene, allora compriamo questo profumo, io quello da donna e tu quello da uomo».
Lui «Ma io non voglio comprarmi del profumo, e poi devo sborsare diversi pezzi da dieci…»
Lei «Zitto, tirchio, compralo e poi ti dirò».
Lui «Che cosa devi dirmi?»
Lei «Dopo che lo hai comperato».
Lui «Ora che sono uscito dalla profumeria più povero e con un profumo che userò raramente, vuoi dirmi il resto?»
Lei «Pensa, comperando quel profumo hai donato 100 litri d’acqua a chi ne ha bisogno, e con il mio acquisto sono diventati 200 litri!»
Lui «Qualcosa mi sfugge!»
Lei «Lo stilista del profumo dona cento litri d’acqua per ogni boccetta di profumo venduta, capisci ora che azione umanitaria importante abbiamo fatto con questa spesa?»
Lui «Continua a sfuggirmi qualcosa».
Lei «Ma non capisci? In più se vai sul sito della campagna per ogni clic che fai si sommano altri 50 litri!»
Lui «Per me è sempre buio!»
Lei «Uff… allora guarda qui, al telefonino, accedo al sito, vedi? Clicchi qui e aggiungi altri cinquanta litri, dai premi questo pulsante con il tuo ditone!»
Lui «Ma non ci penso proprio!»
Lei «Sono basita, tu neghi a una persona di avere dell’acqua? Che cosa ti costa?»
Lui «Niente».
Lei «Appunto, e allora perché non lo fai?»
Lui «Perché mi costa niente. Perché per me è niente. Si può risolvere un dramma premendo il display di un telefonino?»
Lei «Sì, dai clicca qui».
Lui «No, e se potessi andrei a farmi ridare i soldi del profumo».
Lei «Tu sei fuori…»
Lui «Mi auguro proprio di sì. Voglio essere fuori da questo meccanismo. Io faccio clic e qualcuno porterà una tanica di 50 litri piena d’acqua a chi non ne ha. E quando sarà finita? Che ne sarà dell’assetato?»
Lei «Come sei pesante! Intanto gli dai l’opportunità di bere, no?»
Lui «Lo rendo dipendente alla vendita di un profumo o al clic; se si vende e si clicca bevi, se no crepi: è così?»
Lei «È un modo distorto di vedere le cose… è comunque un aiuto a un’emergenza».
Lui «Se si vuole intervenire a un’emergenza, significa che assieme c’è un’azione per uscirne: qual è?»
Lei «Ma che ne so! Possibile che devi trovare la malafede ovunque?»
Lui «Non è un problema di malafede o buonafede, è una questione di giustizia».
Lei «Eccolo con i paroloni!»
Lui «Nessuno è così stupido di andare a vivere dove c’è terra arida o manca l’acqua. Se si trova in questa situazione significa che qualcosa o qualcuno è intervento per devastargli l’habitat. Mi hai detto che novecento milioni di persone non hanno acqua, ti sei chiesta come mai o sei rimasta affascinata dalla cifra? Il numero ha occupato ogni tuo pensiero? Ogni tua capacità di analisi? Ti basta fermarti alla superficie? Al fascino di una pubblicità?»
Lei «Ecco perché non hai una ragazza, ecco perché tutte scappano, sei pesante! Cerca di vivere più easy!»
Lui «Più easy?»
Lei «Sì, più easy. Prendi la vita con semplicità. Hai tra le mani un ottimo profumo, hai fatto anche del bene, se premi qui ne farai di più: è semplice. Perché ogni volta ti vai a incupire con pensieri di questo tipo? Alla gente fai paura, te lo dico da amica».